Comuni Virtuosi: fantasia al potere
di Carlo Ruocco
“L’immaginazione al potere”, recitava un vecchio slogan del Maggio francese del 1968. Fantasia al potere è la parola d’ordine dei Comuni Virtuosi. Ma anche concretezza, buon senso e – soprattutto – trasparenza e partecipazione. L’incontro di lunedì sera ha aperto nuovi orizzonti a chi ha a cuore il Bene Comune, la Res Publica. Alla sala della Pubblica Assistenza, piena in ogni ordine di posti, anche in piedi, per iniziativa del Comitato “Sarzana, che botta!” è andata in scena la Buona Politica, che, come ha detto nel suo intervento di apertura Marco Boschini, portavoce nazionale dell’associazione Comuni Virtuosi, non ha colore o latitudine. Esperienze di sana e democratica amministrazione ci sono al Nord al Centro e al Sud per iniziativa di amministrazioni di centrosinistra, di centrodestra, di liste civiche e presto, probabilmente, del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
L’associazione dei Comuni Virtuosi – ha ricordato Boschini – è nata sette anni fa a Vezzano Ligure. Sì, avete letto bene: Vezzano in provincia della Spezia. Allora era sindaco Paola Giannarelli, architetto, funzionario della Provincia, PD. Ha idee innovative e con altri sindaci, una sessantina, fissa una convergenza su alcuni obiettivi per salvare la disgregazione di quell’eccezionale, unico, non rigenerabile, patrimonio italiano: il territorio.
Non si può ricorrere all’espansione infinita del cemento sotto la pressione della speculazione per incassare gli oneri di urbanizzazione utilizzati al 75 per cento per mantenere i servizi comunali. Occorre mettere in campo altre pratiche: nuove fonti energetiche rinnovabili e soprattutto risparmio energetico negli edifici comunali con corretta coibentazione; riduzione dei rifiuti, riciclo di tutti i beni di consumo privati e pubblici riutilizzabili; raccolta differenziata dei rifiuti. E’ una nuova organizzazione dell’economia che ruota attorno al Comune e crea nuova ricchezza e posti di lavoro stabili, ha notato Boschini. A volte il comune diventa imprenditore, gestendo le attività in proprio attraverso società municipalizzate di scopo che ora il governo Monti vuole abolire, anche se sono efficienti e con bilanci attivi, “invocando vigliaccamente l’Europa, che non lo ha mai chiesto”, ha concluso Boschini.
Di questo nuovo modello di sviluppo la partecipazione attiva dei cittadini è lo strumento.
Il modello funziona, fa proseliti. Oggi il movimento dei Comuni Virtuosi conta un’ottantina di città. Ha perso per strada Vezzano. Alla Giannarelli il PD non concede il secondo mandato (che a Sarzana non si nega a nessuno, a costo di rinunciare alle primarie). Vezzano abbandona il patto “virtuoso” e viene espulso dal movimento (lo ha ricordato Boschini).
qui un precedente articolo su Capannori
qui l’articolo de La Nazione
qui l’articolo de Il Secolo XIX
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