A.R.Sa, ovvero produzione, in loco, di pensiero critico e artistico
di Roberta Mosti
Riassumo nel titolo una frase pronunciata da Luca Mozzachiodi, giovane poeta che frequenta il primo anno di università. Questo è l’obiettivo della rete appena nata di associazioni artistiche e culturali, esclusivamente appartenenti al territorio comunale.
Un gruppo di associazioni, coordinate da Tony Garbini di Teatro Ocra, ha messo insieme una tre giorni di iniziative delle più svariate in campo artistico, per le quali il comune ha partecipato con un contributo di 5000,00 euro, ma ci tengono a sottolineare i gruppi di ARSa, l’iniziativa è nata dal basso e rimane autonoma.
I gruppi sono una realtà già strutturata sul territorio e la rete ha lo scopo di arricchire e riuscire a coordianre gli eventi di ognuno e gli spazi (pochi e inadatti) disponibili per le performace .
Garbini e gli altri aderenti hanno promosso l’iniziativa nell’interesse della comunità, per continuare a fare arte e cultura tutto l’anno, una rete che si muove parallella ai grandi eventi di richiamo nazionale, ma in grado di rispecchiare l’identità della città di Sarzana.
Non c’è limitazioni alle caratteristiche e alle tipologie di performance, la rete è aperta a tutti coloro che fanno cultura, anche a chi non ha padronanza dei linguaggi dell’arte, per maggior chiarezza i coordiantori stanno lavorando per dare una struttura organizzativa e buricratica che per ora è solo un embrione.
Durante il suo intervento il sindaco ci ha riservato uno scoop, in anteprima rispetto all’annuncio ufficiale che avverrà il 19 maggio: il prossimo anno, ricorre il 1050esimo anniversario della nascita di Sarzana, per l’occasione la giunta ha deciso di nominare un gruppo tecnico con lo scopo di studiare un tema e gli eventi per le celebrazioni della ricorrenza, naturalmete il mondo della cultura dal basso avrà il suo rappresentante, uno solo.
Caleo inoltre non ha potuto fare a meno di ricordare i 1800 mq di spazi pubblici per le attività del sociale che verranno realizzati in via Muccini, dimenticandosi dell’enorme debito che pesa sulla parte pubblica del piano e che ne impedirà di fatto il realizzarsi.
Nessun accenno, da parte del sindaco, al vecchio mercato, per altro sede di alcuni gruppi teatrali e musicali di ARSa.
L’edificio, che ospita il centro polivalente e che oggi ha uno scopo del tutto simile a quello che si propongono i gruppi della rete, sembra non esistere, cancellato dalla memoria del primo cittadino, che intanto sogna di celebrare l’anno mille della nostra città come fece Paolino Ranieri nel 1963.
Concludo il resoconto della conferenza stampa citando Luca Gradella di “Entrambe”, gruppo teatrale: “A.R.Sa. è viva e ha bisogno di spazi”.
Condivido appieno: lo spazio è un tema che la cultura dovrebbe approfondire, non solo come luogo fisico dove allestire spettacoli o mostre, ma come luogo delle trasformazioni continue della città e del modi di vivere dei suoi abitanti.
Il comitato non può che appoggiare questa rete e rendersi disponibile alla collaborazione, nel nome dell’impegno civile che ci accomuna.
Appuntamento per le prime iniziative è il 18 maggio nel centro storico di Sarzana (qui il programma).