Sarzana, che Botta!

« Non sapevano che fosse impossibile, allora l’hanno fatto »

Mark Twain


Il fiume, la storia, gli studi universitari: mostra al Chiostro di San Francesco

Gli studi di esperti di fama nazionale e internazionale sul fiume Magra, le proposte per prevenire nuovi disastri senza compromettere natura e paesaggio, sintetizzati in nove pannelli: è l’iniziativa che il Comitato “Sarzana, che botta!” mette in campo per contrastare le troppe “chiacchiere da bar” , che circolano su un problema complesso, delicato, che richiede valutazioni attente, ponderate per i tanti interessi che si contrappongono. Saranno esposti, dopo il successo di sabato scorso in piazza Calandrini, presso il porticato del Chiostro della chiesa di San Francesco, gentilmente concesso dal parroco don Cortese.

L’esposizione, che reca il titolo “Fiume Magra, una mostra per capire”, resterà aperta sabato 10 e domenica 11 dalle ore 17 alle ore 19,30.
Gli studi, a cui fa riferimento il Comitato Sarzana, che botta!, sono principalmente quelli del professor Giovanni Seminara, direttore del dipartimento di ingegneria del territorio dell’Università di Genova, accademico dei Lincei, rappresentante dell’Italia al G-8 Science di Washington e quello del professor Massimo Rinaldi, docente di geologia presso il dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze, socio dell’International Society for River Science, del biologo Giuseppe Sansoni dell’Arpat Toscana.
Si tratta di studi commissionati alle università tra il 2004 e il 2011 dalle Regioni Toscana e Liguria, svolti con il coinvolgimento dell’Autorità di Bacino.
Nel corso dell’iniziativa sarà distribuito al prezzo di 5 euro un opuscolo che riproduce i contenuti della mostra.

Facebook

Informazioni sull'articolo

Data
venerdì, 9 marzo 2012

Tags

Lascia un commento