Parco Magra-Vara, tra Pisani e Marmori spunta la candidatura Zaccone
di Carlo Ruocco
Con l’elezione del sindaco di Calice al Cornoviglio Alberto Battilani a presidente dell’assemblea della Comunità di Parco e con il completamento dell’assise con i rappresentanti degli escursionisti e degli ambientalisti, si riaprono i giochi per la nomina del nuovo consiglio di gestione e del suo presidente, che sarà il legale rappresentante del Parco a tutti gli effetti.
E i giochi si annunciano tutt’altro che tranquilli, come peraltro non lo erano stati tre mesi orsono, quando si consumò lo scontro durissimo, tutto interno al PD, tra il sindaco di Sarzana, Massimo Caleo, e quello di Ameglia, Umberto Galazzo. Prevalse quest’ultimo con l’elezione a presidente del proprio candidato e assessore all’urbanistica Francesco Pisani, elezione poi annullata dal TAR per un vizio di forma. Proprio l’elezione di Battilani alla presidenza è interpretata da alcuni come un segnale lanciato dai sindaci della Val di Vara: ci siamo e vogliamo contare. Del resto anche se rappresentano comuni di ridotto peso demografico, sono numericamente la maggioranza in Comunità: undici contro sette.
Hanno una figura che possa non far gridare allo scandalo gli ambientalisti (e non solo loro)? Pare proprio di sì: Silvano Zaccone, ex sindaco di Pignone. Politicamente è un PD, ma non è coinvolto negli scontri interni. E’ ambientalmente “sensibile”, tanto che era stato proposto dal CAI Val di Vara per la precedente assemblea. Gode di un certo seguito tra i sindaci anche “del Magra”, tanto che, sempre tre mesi orsono, fu preferito al sarzanese Corrado Bernardini, come rappresentante in consiglio di gestione degli interessi diffusi (associazionismo, scuola ecc.).
Battilani è stato eletto all’unanimità presidente dell’assemblea. Così come quasi all’unanimità sono stati eletti i rappresentanti degli escursionisti (Corrado Bernardini del CAI) e degli ambientalisti (Marco Vassalli designato da nove associazioni, grandi e piccole). Ma l’unanimità è destinata a finire qua. Ad elezione avvenuta i sindaci si sono trovati d’accordo solo nel prescrivere al neopresidente Battilani di procedere in tempi speditissimi nella convocazione di una nuova assemblea plenaria per procedere all’elezione del consiglio di gestione e del presidente, in modo da avere un consiglio operativo entro metà febbraio.
Ma si sono subito divisi sui tempi e modi per la presentazione delle candidature, sul se e sul quando chiedere i curricula, se consumare l’elezione del consiglio e del presidente in una sola riunione o in due per consentire un confronto tra candidati. Il sindaco Galazzo è ostile ai curricula e vorrebbe esaurire tutto in una riunione, come la volta precedente. Caleo vorrebbe che le candidature e i curricula fossero presentati prima della riunione oppure procedere in due tempi. Può apparire una disputa di lana caprina. Galazzo non vuole esporre a critiche Pisani. Caleo spera di vincere la partita con l’architetto Marmori, attualmente membro del comitato scientifico del Parco, quindi più forte nei titoli.
I due litiganti faranno bene a tenere conto dei “terzi incomodi”: Silvano Zaccone, appunto, e Piero Donati. Già, perché questa volta ci sarà chi proporrà il nome dello storico dell’arte. Si è impegnato a farlo proprio Marco Vassalli, a nome di tutte le associazioni ambientaliste, Legambiente compresa, che in virtù di questo impegno ha rinunciato a indicare un proprio rappresentante.