Sarzana, che Botta!

« Non sapevano che fosse impossibile, allora l’hanno fatto »

Mark Twain


Parco Magra: ambientalisti in guerra per un posto. Il 23 decideranno i sindaci

Corrono in nove o dieci per un posto nell’assemblea della Comunità del Parco Magra-Vara-Montemarcello. Sono i designati dalle associazioni ambientaliste, che hanno risposto alla raccomandata inviata dal commissario straordinario Patrizio Scarpellini a tutti gli aventi diritto a esprimere candidature per la Comunità del Parco. Ma potremmo averne perso qualcuno. La lista è ancora ufficiosa.

Il fiume Magra conteso dai politici

I loro nomi: Marco Vassalli, Luciano Parenti, Marina Battistini, Livio Grazzini, Piero Donati, Mario Canu, Matteo Antonelli, Salvatore Lagrutto, Alberto Castagna.

Due soli i nomi noti: Marco Vassalli e Piero Donati. Ma solo Donati è noto per titoli e competenze professionali.
Marco Vassalli è un iscritto a Italia Nostra, di Maissana, comune che non appartiene alla Comunità del Parco Magra. Fu indicato dalla sede regionale dell’associazione. Incontrò il sostegno di altre associazioni come WWF, Lipu, Lega per l’abolizione della caccia, VAS 5 Terre (Verdi Ambiente Società). In virtù di quella indicazione avrebbe dovuto partecipare alla seduta della Comunità di Parco del 30 settembre scorso, che nominò presidente Francesco Pisani. Ma fu avvisato con un giorno di ritardo.  Ricorse al TAR (a sue spese, come ha scritto sui giornali), ottenendo  l’annullamento della seduta e il conseguente commissariamento del Parco. E’ diventato famoso per questo motivo. Italia Nostra lo ha riproposto. Pare che questa volta abbia il sostegno di otto o nove associazioni tra le quali quella degli Insegnanti di geografia, di Pro Natura.

Il fatto che siano tutte associazioni non presenti con sezioni in Val di Magra (ad eccezione della Lipu) non deve meravigliare.

In base al Regolamento emanato dalla giunta Burlando hanno diritto a esprimere candidature tutte le associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero dell’ambiente, che hanno una rappresentanza in Liguria. Basta anche un solo iscritto. Una burla insomma utile alla Politica per ridicolizzare tutto il mondo ambientalista. Le associazioni riconosciute dal ministero sono infatti novanta.  Buona parte sono ignote, come il Milite. Ve ne citiamo alcune: Giacche Verdi, l’URCA,  l’UGAI, The The Jane Goodall Institute Roots & Shoots Italia onlus. L’elenco completo lo trovate su questo link: http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?menuItem=/menu/menu_attivita/Associazioni_di_Protezione_Ambientale_Ri.html&menu=/menu/menu_attivita/Associazioni_di_Protezione_Ambientale_Ri.html

Probabilmente sono ignoti alla maggioranza dei cittadini (e a chi si occupa seriamente di problemi ambientali della Val di Magra), ma sono legittimati da leggi nazionale e regionale quantomeno ridicole.

L’altro nome noto è Piero Donati. Questa volta la notorietà è legata all’alto profilo professionale. Storico dell’Arte nei ruoli del Ministero dei Beni Culturali ha operato fino allo scorso anno nella direzione della Soprintendenza ai Beni Architettonici, Culturali e Paesaggistici della Liguria. E’ di Ortonovo. Negli anni Novanta è stato assessore alla cultura a Sarzana. E’ stato indicato dal FAI, Fondo Ambiente Italia, che ha una delegazione alla Spezia. Attorno al suo nome si sta coagulando un ampio consenso per proporlo nel consiglio del Parco, dove gli “interessi diffusi”, ambientalisti , escursionisti, agricoltori, cacciatori, università, provveditorato, compreso l’ATC (Ambito Territoriale Caccia !!!), hanno diritto a una poltrona su 5.
Legambiente, l’associazione più rappresentativa sul territorio, ha rinunciato a indicare un proprio nome per la Comunità in cambio dell’impegno delle altre associazioni a sostenere Donati come presidente del Parco.

Poi ci sono gli altri sette, otto, dieci, indicati da altre associazioni. Non chiedeteci quali associazioni: sbaglieremo a riferire i nomi tanto sono note.

Chi sceglierà il rappresentante dell’ambientalismo locale nella Comunità Parco Magra? Gli altri membri di diritto, cioè i sindaci, cioè la politica. E’ la legge Burlando, bellezza!

La prima assemblea della Comunità è convocata per il 23 gennaio prossimo. Dovrà essere eletto anche il presidente dell’assemblea. Toccherà a lui convocare la riunione per l’elezione del consiglio di Parco e del presidente.  E’ probabile che il sindaco di Ameglia Umberto Galazzo riproponga il suo assessore all’urbanistica, Francesco Pisani, nome che il 30 settembre spaccò la Comunità, i sindaci e il PD. E’ una partita tutta politica in cui gli interessi dell’ambiente, del territorio, del fiume passano in secondissimo piano.

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Data
sabato, 14 gennaio 2012

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