Magra e dissesto del territorio: ascoltiamo gli esperti?
Nel 2006 l’Autorità di Bacino aveva dettato una serie di misure per prevenire i disastri. Non hanno trovato attuazione un po’ perché non ci sono stanziamenti adeguati, un po’ (molto) per l’ostilità dei sindaci a sacrificare aree destinate “allo sviluppo” o già occupate da attività improprie per un fiume torrentizio.
Ora la parola d’ordine che Regione, Provincia e Comuni sono riusciti a far passare è: zittire l’Autorità di Bacino. Se l’alternativa fosse la mobilitazione delle migliori competenze a livello universitario in materia di idrogeologia e idraulica, nulla da eccepire. Ma per ora i sindaci fanno ciascuno per sé con i tecnici del comune. Ieri a Sarzana hanno iniziato a dragare l’Isolone. Lo fanno col consenso delle Consulte. Le Consulte dei geologi e degli ingegneri idraulici? Ma va là: le consulte di quartiere. Anzi dei loro presidenti, convocati per firmare un documento redatto dall’Amministrazione comunale (democrazia partecipativa!).
Due dogmi: Scavare e fare argini, sempre più alti. Dietro l’angolo il business della ghiaia.
Noi cerchiamo di dare un contributo diverso. Proponiamo le indicazioni di studiosi di elevata competenza. Pubblichiamo tre articoli : due del Sole 24 Ore, uno del Corriere della Sera. Non sono organi delle associazioni ambientaliste. Eppure si parla anche di edifici da demolire, ove necessario ….. E cantieri da ricollocare?
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