Sarzana, che Botta!

« È anzitutto alla casa di abitazione che occorre rivolgere la massima cura. Se gli uomini vivessero veramente da uomini, le loro case sarebbero dei templi »

Mario Botta, citando Ruskin


Progettiamo una città più vivibile: sabato l’urbanista De Lucia al Barontini

Quello che si dimentica, quando si mette in conflitto il cosiddetto sviluppo con l’ambiente e le monumentalità storiche è che questi ultimi sono beni unici, industrialmente non riproducibili, costituiscono un “monopolio di valore” assoluto. Mentre lo sviluppo, che produce merci e servizi, butta sul mercato beni che perdono progressivamente valore perché l’effetto rarità oggi si dilegua rapidamente. Cio che è unico, come i beni paesaggistici e artistici, è destinato a conservare la sua rarità e l’Italia ne disseminata, è il suo più grande e insostituibile “capitale”.

ImmaginePiero Bevilacqua, docente di storia contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, come Vezio De Lucia collaboratore di Eddyburg, sito di architettura, urbanistica e cultura diretto da Edoardo Salzano, ha sintetizzato così la competizione tra “sviluppo” e valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico italiano. Bevilacqua e De Lucia, uno storico, l’altro urbanista, parlano lo stesso linguaggio. Per questo abbiamo citato Bevilacqua per presentare la conferenza di Vezio De Lucia sabato 22 alle ore 16 al Centro sociale Barontini di Sarzana. Ragionare di sviluppo e di valorizzazione della nostra “naturale” ricchezza: questo l’obiettivo del Comitato “Sarzana, che botta!” per preparare culturalmente il confronto attorno al piano urbanistico di Sarzana e non solo.

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Data
giovedì, 20 ottobre 2011

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