Parco Magra, Festival delle poltrone
Il rinnovo del consiglio di gestione del Parco Magra Montemarcello sta diventando un altro simbolico caso di “mala politica”.
Nonostante le associazioni ambientaliste si siano affannate in questi mesi a mettere in discussione il nuovo statuto voluto dalla Regione, i partiti e le rappresentanze istituzionali hanno opposto il solito muro di gomma, mantenendo il dibattito nelle segrete stanze. Il Parco è “Cosa loro”. Come Atc, Acam, Parco 5 Terre ….
Il nuovo Statuto, che riduce a 5 i membri del consiglio di gestione, è stato imposto in nome del risparmio dei costi della politica.Ipocrisia grandiosa. Non dicono che a presiedere l’assemblea della Comunità di parco, che formalmente ratificherà le nomine dei consiglieri decise dai partiti, ci sarà l’assessore all’ambiente della Provincia Giovanni Destri, la cui indennità annuale (37 mila euro) supera – da sola – i gettoni di presenza dell’intero consiglio di Parco uscente.
Come saranno scelti i cinque membri che avranno voce in capitolo sul futuro del Bacino del Magra e del Progetto Marinella?
Il presidente se lo sceglie Claudio Burlando al termine di faticose mediazioni genovesi con l’IDV di Di Pietro, che rivendica quel posto.
Gli altri quattro sono patteggiati tra i sindaci della comunità al termine di faticose mediazioni interne ai partiti (soprattutto al PD).
Per la presidenza c’è una donna in pole position, Patrizia Saccone. Assessore allo sport e alla partecipazione a Vezzano, ma soprattutto neo segretaria provinciale del partito di Di Pietro. Politicamente molto forte perché sostenuta da Palladini, l’ex funzionario di polizia plenipotenziario del partito di Di Pietro a Genova. Il curriculum della Saccone? Il sito del Comune di Vezzano Ligure è avaro in proposito. Competenze in materia ambientale? Ignote. Lei però assicura che si sta preparando.
Due i suoi concorrenti. Maurizio Corona. Geometra. Dipendente di Acam. Già presidente del consiglio comunale di Sarzana. Uomo di stretta osservanza del sindaco Massimo Caleo. Quindi è osteggiato dai “bersaniani” Forcieri e Guccinelli. Uomo macchina del PD sarzanese in occasione di primarie ed elezioni, Corona è riconoscibile perché ha il cellulare attaccato all’orecchio. Curriculum? E’ noto quello di uomo forte (fisicamente) del partito e di consigliere comunale. Non si sa se sia entrato in Acam per concorso o per altri meriti. Quindi difficile intuire particolari requisiti professionali. In campo ambientale non si è mai distinto né per proposte in consiglio comunale, né per interventi pubblici.
Francesco Pisani. Sindaco di Ameglia per due legislature. Poi presidente della società Ameglia Servizi, da lui creata quando era sindaco, capitale sociale comunale al 100%, monopolista dei servizi pubblici amegliesi e per questo nel mirino dell’autorità di controllo. Attualmente Pisani è assessore all’urbanistica del Comune di Ameglia. Nelle sue mani l’indirizzo (politico) del nuovo Piano urbanistico comunale. Di recente ha avuto la sfortuna di polemizzare col Comitato Sarzana, che botta!, sostenendo che era già stata avviata la procedura di Valutazione ambientale strategica per il nuovo PUC amegliese. Un granchio colossale. Si sono dimenticati il Rapporto ambientale preliminare, documento essenziale per l’avvio. Falsa partenza. Laureato in Scienze Politiche, funzionario statale, ex sindaco, può certamente vantare competenze in materia giuridico-amministrativa (normative ambientali a parte, ovviamente!).
Poi c’è Piero Donati. Ex dirigente della Sovrintendenza delle Belle Arti in Liguria. Laureato. Una brillante carriera di tutore del patrimonio artistico ligure. Un esperienza amministrativa come assessore all’ambiente del Comune di Sarzana. L’unico di cui sia stato pubblicizzato un curriculum. L’unico con un profilo professionale elevato. Ha un difetto: è stato proposto dalle associazioni ambientaliste Legambiente, Italia Nostra e WWF. Lo sostiene la sezione di Sarzana e Ameglia del SEL di Niki Vendola, partito che in Regione pare abbia già colto altre poltrone e sarebbe quindi tacitato.
Infine Burlando e Caleo. Sapranno sorprenderci con effetti speciali o ci diranno “Questa è la politica, bellezze”……. ?
Quello che non dite è che SEL in Regione Liguria presente sia in giunta quanto in consiglio, non ha minimamente proposto come rappresentante della Regione il prof.Donati, così sui territori fanno le bianche vergini proponendo, anzi strumentalizzando, una persona seria come Donati, ma quando c’è da decidere chi sarà il prossimo presidente… tacciono e si prendono la presidenza di Datasiel!
Giusto per non passare per fessi!
Buon lavoro.