Piano Botta, il Tar nega la sospensione. “Più opportuno entrare nel merito”
Il Tar ha respinto la domanda di sospendere cautelativamente i lavori di cantiere del Piano Botta presentata dal Comitato, da Legambiente e dai cittadini interessati. “Non è possibile apprezzare in questa sede la rilevanza del pregiudizio allegato dai ricorrenti”, hanno motivato i giudici amministrativi, ritenendo “più opportuno demandare l’esame complessivo del merito del contendere all’udienza che le parti interessate chiederanno sia fissata”.
Insomma, per usare un termine calcistico, un nulla di fatto. Le cooperative incassano un via libera a proseguire l’attività di cantiere per demolire i manufatti degli ex insediamenti artigianali fatiscenti (ex Gazzarini, Gattoronchero ecc.) che insistono su via Muccini. Il Comitato, Legambiente e i cittadini si vedono riconoscere che le censure mosse alla variante sono meritevoli di un attento esame, insomma che non sono frutto di abbaglio ideologico ambientalista.
Chi dice che ormai la battaglia legale è persa e che ci dobbiamo arrendere a un futuro di palazzoni di sette piani di mattoni rossi è solo persona senza speranza nel futuro.
Ci piace riferire il commento del presidente del Comitato Sarzana, che botta! Roberta Mosti: “Le battaglie legali sono lunghe e faticose per i cittadini che si oppongono a certi scempi solo per senso civico e amore del bello e del giusto, ma noi attendiamo pazienti e fiduciosi il giudizio definitivo, nella speranza che i nostri concittadini non possano mai vedere realizzati i mastodontici edifici di Via Muccini e piazza Terzi. Soprattutto io personalmente non sopporterei l’indignazione postuma dei sostenitori di chi oggi governa la città una volta che il piano Botta fosse realizzato. Già abbiamo dovuto sopportare l’indignazione postuma di chi negli anni sessanta coprì i fossati medievali con orrendi palazzi”.
Ecco l’ordinanza del TAR Ricorso Tar Ordinanza sospensiva