Scuola XXI Luglio in vendita per diventare polo commerciale
Siamo stati facili profeti. Quando abbiamo denunciato il crollo di iscrizioni alla scuola elementare del capoluogo, mettendolo in relazione all’abbandono dello storico edificio di viale XXI Luglio per gli angusti spazi delle medie di via Neri, avevamo ipotizzato che dietro l’angolo ci fosse l’ennesima speculazione. Puntuale è arrivata la conferma dal sindaco Massimo Caleo. Ha annunciato alla stampa (leggere l’articolo del Secolo XIX) che è già in corso il cambio di destinazione d’uso dell’edificio storico (vincolato dalla Sovrintendenza) di viale XXI Luglio da scuola a contenitore commerciale o residenziale. Insomma un palazzo dell’UPIM come c’era alla Spezia! E il confronto con la città e le Consulte? E il dibattito in consiglio comunale? Ormai il copione consolidato è questo: prima decidono poi aprono il confronto. E fanno alzare le manine. Come ai tempi del centralismo democratico.
10/09/11 SEC – «Le vecchie scuole all’asta per farne una più moderna»
Il Secolo XIX (on – line) – 10/09/11 – Pag. 23
IL SINDACO ANNUNCIA LA VENDITA
Palestra inagibile alla Poggi-Carducci: «Nessun pericolo per la sicurezza»
ALESSANDRO GRASSO PERONI
«A SARZANA serve un nuovo e moderno edificio scolastico: è questo il nostro primo obiettivo». Il sindaco Massimo Caleo, insieme agli assessori Massimo Baudone e Alessandro Pratici, e al capo ufficio tecnico Franco Talevi, annuncia l’intenzione dell’Amministrazione, come primo punto in agenda da risolvere in fase progettuale entro l’anno. «E’ innegabile–spiega–che l’edificio del XXI luglio che viaggia verso i cento anni di vita, e quello delle Poggi Carducci presentino problematiche di varia natura. L’unico modo per recuperare denaro e procedere nel nostro disegno è quello dell’alienazione. Sì – aggiunge -, pensiamo seriamente di vendere entrambi gli edifici, per realizzarne uno completamente nuovo, oppure vendere uno solo dei due e ristrutturare completamente l’altro». Ma non c’è il rischio che passi troppo tempo? La XXI Luglio è chiusa da sei anni, abbandonata a sé stessa e in mano ai vandali. Ed è notizia di ieri che la palestra della “Poggi Carducci” è inutilizzabile. «Per quanto riguarda la prima questione, non posso negare che il rischio ci sia, certo. Ma è chiaro che con il processo di cambiamento di destinazione d’uso in corso, diventerà come l’altro ad uso commerciale o residenziale, l’edificio e la posizione si prestano a diventare appetibili. Sul discorso vandali noi non ci possiamo fare nulla purtroppo, peraltro nei prossimi giorni, metteremo in sicurezza il materiale, in particolare i libri in alcune stanze che saranno rese inaccessibili. Sulla palestra – aggiunge -, firmerò l’ordinanza di inagibilità nelle prossime ore. Ma voglio rassicurare in particolare i genitori che, essendo la palestra un corpo a sé stante rispetto al plesso scolastico complessivo, non c’è nessun rischio per le aule e per i ragazzi che cominceranno la scuola lunedì prossimo». Gli uomini dell’ufficio tecnico, insieme ad alcuni esperti provenienti da fuori regione stanno comunque attentamente monitorando la situazione in ogni angolo delle “Poggi- Carducci” nei quali entreranno complessivamente 638 studenti, divisi in 357 delle medie, e 281 delle elementari capoluogo (trasferiti dalla chiusura proprio del XXI luglio), oltre al personale docente e non docente, per un totale che supera abbondantemente le sette centinaia di persone. Caleo assicura: «E’ tutto sotto controllo, nessun pericolo per la sicurezza». Il problema concreto sarà relativo alle ore di educazione fisica. La soluzione tampone é la palestra di via dei Molini di Liceo e Ragioneria, sempre libera il sabato mattina, e per far quadrare le cose nel resto della settimana sta lavorando Marco Mezzana, primo dirigente di liceo e delle medie (visto l’accorpamento di questi ultimi tempi), con l’allestimento di un servizio supplementare di pulmini per il trasporto. Ma Caleo, Baudone, Pratici e Talevi stanno lavorando per allestire un elemento pressostatico, ergo, un grande pallone (stile copertura campi da tennis), da installare nell’area aperta delle “Poggi Carducci” attigua alla stessa palestra. Un intervento che costa intorno alle 400mila euro, compreso la pavimentazione adeguata. Per recuperare questi fondi è scattata un’analisi a tappeto per verificare la possibilità di attingere denaro dalla Regione