Ecco le prime 5 pagine dell’ordinanza antimafia. “Sarzana ha autorità”
Pubblichiamo le prime cinque pagine dell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Antonio Romeo. L’abbiamo trovata in versione integrale su vari siti. La pubblicazione degli atti nella loro integralità in questa fase dell’indagine è vietata dal codice di procedura penale. Se ne può riferire il contenuto, per sunto, non alla lettera. La norma ha un duplice obiettivo: salvaguardare gli atti d’indagine, tutelare gli indagati, che, in quanto tali, non sono condannati.
Tutte le paginate d’intercettazioni, pubblicate integralmente sono delle violazioni del codice, che fanno il gioco di chi vorrebbe vietare totalmente la pubblicazione di notizie sulle indagini (ovviamente solo quelle che riguardano politici e grandi uomini d’affari). Facciamo uno strappo, limitandoci alle prime cinque pagine che inquadrano l’inchiesta sull’ ‘ndrangheta in Liguria per zittire chi, soprattutto negli ambienti politici sarzanesi, dopo aver letto la nostra edizione straordinaria di ieri, si è prodotto nella solita litania “mafiosa” (perché comune alla Sicilia degli anni 80): Tutte esagerazioni. C’è chi lavora solo per infangare Sarzana.
Di diverso avviso due ‘ndranghetisti intercettati. “Sarzana ha autorità, …” dicono. Per i giudici si riferiscono alla figura di Antonio Romeo.
Ieri sera (venerdì 23) all’hotel Santa Caterina il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, ospite del PartitoDemocratico, ha presentato il suo libro. Ha ricordato come nella sua Sicilia negli anni Sessanta, Settanta e primi anni Ottanta la parola mafia non compariva neppure nelle relazioni dei Procuratori generali all’apertura dell’anno giudiziario. La mafia non esisteva se non nell’azione di gruppi di cittadini e associazioni, denunciata da organi d’informazione non ufficiali. Ha anche ricordato che le infiltrazioni mafiose al Nord trovano uno dei terreni fertili per il riciclaggio nell’attività edilizia.
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