Via Landinelli: salviamo le antiche mura dalla tomba di cemento
La ristrutturazione di via Landinelli e di piazzetta De André ha riportato alla luce un tratto delle antiche mura di Sarzana del Cinquecento. Il Comitato Sarzana, che botta! è subito intervenuto presso il sindaco (e assessore alla cultura) Massimo Caleo e la Soprintendenza per chiedere che le vestigia di Sarzana non siano nuovamente sepolte.
L’amministrazione ha detto che attende il responso della Soprintendenza, ma un sindaco che si rispetti potrebbe anche decidere in autonomia, se ritiene che la storia della sua città non vada “tombata” per sempre.
Questa la lettera del Comitato.
All’attenzione
del Sindaco di Sarzana,
dell’Assessore alle Opere Pubbliche del comune di Sarzana,
della Soprintendenza dei beni Storici e Archeologici della Liguria.
Alla luce di quanto emerso durante gli scavi in piazza De Andrè, per i lavori la pavimentazione di via Landinelli, l’associazione “Comitato Sarzana che botta!” si rivolge alle istituzioni perché non permettano che si ricopra nuovamente di terra quel patrimonio sepolto da troppi anni: le mura antiche dei fossati.
Per chi conosce la vicenda urbanistica di Sarzana , il ritrovamento delle antiche mura non è un caso fortuito, ma purtroppo pochi sanno che via Landinelli sorge su quelli che una volta erano i fossati. Forse i più giovani che su quella piazza passano molto del loro tempo, non sanno quale sia la vera storia di quel pezzo di Sarzana. Sarebbe importante riportare alla luce tutto il tratto di mura ancora intatto e pensare di integrarlo nella pavimentazione della strada, per ricostruire ipoteticamente il tracciato originario che racchiudeva il centro storico.
Un’operazione che può restituire decoro alla strada e aggiungere un altro tassello alla valorizzazione dell’intero centro storico, ricomprendendo una zona ritenuta marginale.
Se Sarzana è veramente una città che fa della cultura un punto di forza e di richiamo turistico sarebbe necessario restituire alla memoria di tutti, non solo a quella degli studiosi locali, una grande testimonianza del passato, attraverso una variazione in corso d’opera dei lavori di pavimentazione.
Perché la cultura a Sarzana non sia solo i grandi nomi della musica e della televisione, la nostra associazione, da sempre attenta al recupero dell’identità di Sarzana e alla divulgazione della cultura urbana, si appella alle Istituzioni perché lavorino, d’accordo, a un progetto che restituisca alla città parte dell’antico tracciato muraneo inesorabilmente e volontariamente distrutto da scelte urbanistiche sbagliate.
Il direttivo del “Comitato Sarzana che botta!”