Il PUC di Ameglia, la VAS e i granchi del vicesindaco Pisani
Con un irridente intervento sul Secolo XIX l’assessore all’urbanistica (ed ex sindaco) di Ameglia Francesco Pisani ha rimproverato a Carlo Ruocco di “aver preso un granchio” nell’affermare che Ameglia sta elaborando il Piano urbanistico comunale senza applicare la normativa della VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Pisani ha condito il tutto dileggiando Ruocco, che avrebbe dovuto informarsi, invece di incorrere in un errore non degno “neppure di un giornalista alle prime armi”.
Ci dispiace che Pisani abbia perso l’occasione di tacere. Avrebbe evitato di far conoscere a tutti di ignorare la procedura di VAS (ma i suoi tecnici non gli potevano evitare la figuraccia? O ignorano anche loro?).
Pubblichiamo un sintesi molto didascalica di uno dei massimi esperti di legislazione ambientale della nostra provincia, MARCO GRONDACCI. Lo facciamo con spirito di servizio per tutti i Comuni della Vallata, per sindaci, assessori e dirigenti comunali, in modo che non vadano a pescar granchi a Bocca di Magra con Pisani.
IL DOCUMENTO DI PUC DEL COMUNE DI AMEGLIA NON CONTIENE I DOCUMENTI RICHIESTI DALLA LEGGE E DAGLI INDIRIZZI DEGLI UFFICI DELLA REGIONE LIGURIA
I documenti metodologici predisposti dagli Uffici regionali competenti, non ancora tradotti in un vero e proprio regolamento regionale, prevedono che il PUC sia comunque sottoposto a verifica di assoggettabilità alla VAS.
Ora sempre secondo i suddetti documenti degli Uffici regionali ( ma soprattutto secondo la legge nazionale in vigore anche in Liguria) l’avvio della procedura di verifica di assoggettabilità deve essere accompagnato dalla predisposizione – accanto al documento degli obiettivi del nuovo PUC – di un rapporto ambientale preliminare il cui contenuto è stato descritto minuziosamente dai documenti degli uffici regionali, riprendendo gli allegati della Direttiva UE e della legge nazionale in materia di VAS.
IL CONTENUTO DEL DOCUMENTO DI PUC DEL COMUNE DI AMEGLIA NON RISPETTA NEPPURE LA METODOLOGIA DI VAS RICHIESTA DAGLI UFFICI REGIONALI
Se andiamo a leggere quanto fino ad ora è stato pubblicato dal Comune di Ameglia sul suo nuovo PUC vediamo che la documentazione prodotta non tiene minimamente conto di quanto richiesto non solo dalla legge nazionale e comunitaria ma addirittura dagli indirizzi della Regione Liguria in materia di procedura di verifica di assoggettabilità a VAS.
Senza entrare in questa sede troppo nei particolare faccio tre esempi.
Primo esempio
Secondo gli indirizzi degli uffici della Regione Liguria preliminarmente alla adozione del PUC deve essere redatto il Rapporto Ambientale Preliminare (peraltro questo è un obbligo di legge si veda l’articolo 12 del dlgs 152/2006).
Il Comune di Ameglia non ha redatto questo documento. Non solo. La cosa ancor più grave è che a pagina 12 del documento del Comune si evince che il PUC è stato adottato. Questo vuol dire che se è stato adottato con delibera del consiglio Comunale il PUC è illegittimo e lo resterà anche dopo la approvazione definitiva perché manca un passaggio formale essenziale che è il Rapporto Ambientale Preliminare e la sua integrazione con il Preliminare di PUC (documento degli obiettivi) adottato.
Secondo esempio
Nella VAS (ordinaria o con procedura di assoggettabilità non cambia in questo caso) mentre si elaborano gli obiettivi del preliminare di PUC si devono parallelamente definire gli obiettivi ambientali, perché è solo dal confronto tra queste due tipologie di obiettivi che si possono definire gli effetti ambientali del piano. Se noi andiamo a vedere il documento pubblicato dal Comune di Ameglia vediamo che mentre gli obiettivi urbanistici del piano sono ben articolati e definiti, quelli ambientali occupano uno spazio di poco più di una paginetta (vedi paragrafo 1.5.2. pagina 8 del documento del Comune).
Terzo esempio
Secondo gli indirizzi degli Uffici della Regione Liguria il rapporto ambientale preliminare deve contenere una descrizione del processo partecipativo attivato allo scopo di definire obiettivi e linee di sviluppo, dei suoi esiti e di come se ne è tenuto conto nella costruzione dello schema di piano. Il punto 1.8 (pagine 11 e 12) del documento del Comune di Ameglia non contiene minimante quanto richiesto dalla Regione Liguria soprattutto perché non spiega minimamente come si è tenuto conto degli esiti del processo partecipativo nella redazione del documento di Piano da parte della Giunta del Comune di Ameglia.
Quarto esempio
Manca completamente nel documento del Comune di Ameglia la descrizione delle caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate dal nuovo PUC.
Quindi il Comune di Ameglia non solo non ha minimamente rispettato la normativa della UE, quella nazionale in materia di VAS, ma addirittura non ha tenuto conto degli indirizzi emanati dagli uffici della Regione Liguria, in attesa che questa si decida a sanare il ritardo nel darsi una legge in materia.