Piano Botta: Niente Vas? E perché? L’Europa apre un’indagine
di Carlo Ruocco
L’Europa vuole sapere se la Variante al piano particolareggiato di via Muccini e al piano regolatore di Sarzana, nota come Variante Botta, sia stata sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) o quanto meno a screening di Vas come prescrive la direttiva della Comunità Europea n. 42 del 2001. Per questo motivo il 14 dicembre 2010 la Commissione europea per il miglioramento dei rapporti tra gli stati membri sulla corretta applicazione del diritto comunitario il 14 dicembre 2010 ha scritto alla Presidenza del Consiglio dei ministri per chiedere spiegazioni.
E’ un atto che può preludere una procedura d’infrazione contro l’Italia. L’importanza e la serietà dell’iniziativa europea la si coglie prestando attenzione alle date. Lo stesso giorno – 14 dicembre – il dipartimento delle Politiche Comunitarie di Palazzo Chigi ha girato la richiesta europea alla Regione Liguria e al Comune di Sarzana e – per conoscenza – all’ufficio legislativo del ministero dell’Ambiente e alla rappresentanza dell’Italia presso l’Unione Europea.
Il coordinatore della struttura di Palazzo Chigi, consigliere Vincenzo Celeste, ha sollecitato Regione e Comune a fornire tutte le informazioni entro il 4 febbraio.
Non è dato di sapere per ora il contenuto della risposta di Regione e Comune. La trasparenza dalle nostre parti non è di standard europeo.
Ma cosa vuole sapere l’Europa e da dove nasce l’iniziativa europea?
A richiamare l’attenzione della Commissione Europea sul Piano Botta è stato il nostro Comitato il 27 marzo 2009 con una dettagliata segnalazione non appena fu noto che l’Ufficio Ambiente della Regione in tre righe aveva sentenziato che per il Piano Botta non era necessaria la VAS.
I commissari europei scrivono che la Commissione è stata informata che la Variante Botta investe una superficie di oltre sei ettari posizionata tra il centro storico e la linea ferroviaria con significativi effetti sull’ambiente per la concentrazione in una sola sub-area (piazza Terzi) di tutte le infrastrutture pubbliche con aumento del carico antropico, atmosferico, acustico dovuto ai nuovi insediamenti e all’automento del traffico e alla tipologia degli edifici a ponte retto, ben superiori in altezza alle norme del PRG.
“Tale Variante – scrivono i commissari – non sarebbe stata sottoposta né a Vas, né quantomeno a ‘screening’ di VAS ai sensi dell’art. 3 della direttiva 2001/42/CE ….. Di conseguenza la direttiva VAS non sarebbe stata correttamente applicata al Piano di specie”.
I commissari insistono su “informazioni di dettaglio” e soprattutto sulle modalità dell’informazione del pubblico. Vale la pena ricordare che per “informazione al pubblico” nel procedimento di VAS in Europa non intendono qualche “chiacchierata” con i cittadini magari senza le cartografie.
Come Comitato Sarzana, che botta! abbiamo provveduto ad inviare alla Commissione europea l’analisi fatta dall’Ufficio Ambiente della Regione in sede di screening di VIA, in cui la Variante Botta viene descritta come un intervento profondo del contesto esistente. Vale la pena ricordare che il Piano Particolareggiato Piarulli non fu mai sottoposto né a VAS (essendo stato approvato nel 2000), né a VIA. Un motivo in più – a nostro avviso – perché la Variante fosse verificata alla luce della nuova normativa europea.
La richiesta di informazioni della Commissione UE
(clicca per visualizzare)