Sarzana, che Botta!

« Il fine di ogni associazione è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo: libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione »

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


Piano Casa: a Sarzana il Pd scavalca il Pdl….. A destra!

Il video di un consiglio comunale come quello di giovedì 27 dovrebbe essere proiettato in piazza, per mostrare alle “anime candide” cosa dicono e votano i loro eletti. Il PD ha votato un ordine del giorno di appoggio al nuovo Piano Casa della Regione, che prevede l’estensione delle possibilità di ampliamento del 20 e del 30 per cento di superficie anche agli edifici condonati parzialmente e agli immobili ad uso produttivo con incrementi fino a mille metri quadrati. Non solo. Chi demolisce può ricostruire in altro luogo, a prescindere dalle previsioni di piano regolatore. Il capogruppo del PD Bettati, che ha brillato per disinformazione, ha sostenuto che la nuova legge fa salvo il potere dei Comuni nella gestione del territorio! Solo i consiglieri Paolo Mione e Giuseppina Rossi si sono astenuti per un problema di coerenza con le posizioni nazionali del partito e per senso di legalità.
Il consiglio è stato convocato in seguito a un ordine del giorno (che pubblichiamo in calce) di Sara Frassini, eletta come indipendente nelle liste del PDL, che chiedeva alla Regione di respingere la riforma proposta dalla Giunta Burlando. In un primo momento il PDL regionale le ha chiesto di ritirarlo. In fondo Burlando ha fatto proprie molte tesi del PDL ligure della scorsa legislatura! Sara Frassini non ha ceduto, ribadendo le proprie convinzioni ambientaliste. A questo punto non solo è stata lasciata libera di agire, ma ha trovato il sostegno di tutto il gruppo consiliare del PDL (ad eccezione di Rampi) e del consigliere della Lega Nord. Scontato e significativo l’esito della votazione: a Sarzana il centrodestra in fatto di tutela del territorio e di autonomia dei Comuni scavalca il PD. A sinistra!

La cronaca in pillole di Stefania Bernardini

VITO CANI (SEL):

Legge ampi passi di un articolo di Petrini su Repubblica (Basta con le ruspe, salviamo l’Italia).  Cita l’articolo 9 della Costituzione relativo alla salvaguardia del territorio.
Si puo creare occupazione senza costruire andando a recuperare il costruito. “Quello che è successo in questo periodo – ha detto, riferendosi al dissesto del territorio – deve farci riflettere. Non si puo continuare a costruire: portiamo il territorio al collasso”.
Ha presentato due emendamenti all’ordine del giorno della Frassini, la quale non li ha accolti perchè non li ha ritenuti pertinenti al proprio testo. Al momento di votare ha votato contro l’ordine del giorno della Frassini.

CAMAIORA (PDL):

Punta sulla circostanza che il Piano regolatore di Sarzana è scaduto e che la maggioranza fa finta di nulla. “Che ne dici Sindaco?”, provoca. Ma Caleo, replicato a breve dall’assessore Bottiglioni nega che sia scaduto. Poi Camaiora annuncia il voto del gruppo PDL a favore dell’odg Frassini.

BETTATI (PD):

Per il capogruppo PD la Regione Liguria ha cercato di contrastare l’abuso del condono edilizio. “Questa legge viene da Berlusconi – ha detto – e la Liguria l’ha modificata in meglio. Noi ci siamo trovati di fronte ad una legge che abbiamo osteggiato. Ma la politica e’ fatta di pragmaticita’ (o cinismo? n.d.r.)”. Poi rispondendo a Vito Cani: “La Liguria con il Piano Casa cerca di movimentare quello che gia’ c’e’, non si consuma nuovo territorio,  si usa quello che gia’ c’e’. Non capisco quindi dove sta il problema”
Forse nei mille metri quadrati in più per ogni edificio industriale o artigianale? Per Bettati non è un problema. Lui è convinto che con la legge ligure “la gestione del territorio resterà in capo ai comuni”.

Vota CONTRO odg Frassini e presenta un ordine del giorno di sostegno a Burlando.

CASTAGNA (PD):

Si indigna perche’ ora il PDL e’ contro il piano casa. “Una destra che e’ sempre stata il partito dei condoni. VERGOGNA!” esclama!.
Poi, essendo avvocato, si cimenta in una disquisizione giuridica. “Estendere i benefici del Piano Casa agli edifici condonati non è un condono. Una volta sanati gli abusi hanno gli stessi diritti degli altri. Quindi giuridicamente non è la stessa cosa di un condono” .

Vota CONTRO odg Frassini

BOTTIGLIONI (assessore all’urbanistica):

“Quando parliamo di questo condono parliamo di una legge di Berlusconi. Il piano casa – afferma – deve essere fatto e la Liguria e’ una delle ultime ad adottarlo e la Liguria e’ una delle piu restrittive. Il beneficio riguarda l’immobile non la persona ed e’ un beneficio che quindi passa di  mano in mano”.

MIONE (PD):

Esprime il suo dissenso dal PD locale e richiama le posizioni dei leader nazionali del partito. “Franceschini (leader di riferimento del sindaco Caleo nel PD) ha sempre tenuto una posizione nei confronti del piano casa di Berlusconi di distanza. Tutto sarebbe stato possibile tranne il condono. La Liguria e’ la seconda regione d’Italia per cementificazione, dietro alla Calabria”. Cita la lectio magistralis di Salvatore Settis al Festival della Mente, di cui condivide il pensiero dicendo che il Piano Casa e’ una scelta drammatica per il nostro territorio. La politica deve tracciare una linea di pensiero nuova. Poi da avvocato replica a Castagna e a Bottiglioni, suo colleghi di professione forense. Al primo fa notare che se un delinquente beneficia dell’indulto, non per questo lo di deve fare capo della polizia. E a Bottiglioni ricorda che non vi è obbligo per le Regioni di seguire le linee dello stato centrale in materia.

Esiti della votazione

OdG Frassini:

a favore 5

contrari 13

astenuti: Rampi – Rossi – Mione

Emendamenti SEL:

Favore: Cani

Astenuti: Mione

Contro 19

Odg PD:

favore 13

contro 7

astenuti: Mione

Ecco il testo integrale dell’odg di Sara Frassini, che ha innescato il dibattito.

ORDINE DEL GIORNO

OGGETTO: Modifiche alla Legge Regionale 49/2009 (Piano Casa)

Visto che

la Legge Regionale Liguria 49/2009, recante misure urgenti per il rilancio dell’edilizia e la riqualificazione del patrimonio urbanistico esistente, approvata il 3 Novembre 2009 ha lo scopo di incentivare gli investimenti dei privati per il miglioramento delle proprie abitazioni.

Visto che

in un primo momento, con la circolare PG/2009/184296 emanata il 28 dicembre 2009, interpretando l’articolo 5 comma 1 b della L.R. 49/2009, che in narrativa escludeva gli edifici condonati a fronte di un abuso edilizio di tipo 1, (cioè opere realizzate in assenza o difformità della licenza edilizia o concessione e non conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici), gli uffici tecnici regionali, sbagliando,  ammorbidirono  il divieto e inserirono i fabbricati parzialmente abusivi tra quelli che potevano beneficiare della legge 49/2009.

Visto che

solo successivamente, la Direzione generale pianificazione territoriale della Regione con circolare PG/2010/4421 del 12 gennaio 2010 ritirò i contenuti della circolare PG/2009/184296 emanata il 28 dicembre 2009, in quanto la circolare del dicembre forniva un’interpretazione troppo estensiva dell’articolo 5 comma 1b, ed escluse la possibilità di realizzare ampliamenti agli immobili condonati a fronte di abuso edilizio di tipo 1, ossia opere realizzate in assenza o difformità del permesso a costruire e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti.

Visto che

è notizia di questi giorni che il neo Assessore Regionale all’Urbanistica ha dichiarato che la sua intenzione è quella di rimettere in discussione il testo della Legge Regionale 49/2009 riproponendo la possibilità di accedere alla legge sul piano casa anche a chi possiede un immobile “parzialmente condonato“, in linea con la circolare PG/2009/184296 emanata il 28 dicembre 2009 ed all’introduzione della possibilità di “ampliamento di manufatti destinati ad attività artigianali, industriali, agricole e turistico ricettive“ indicando che il loro volume potrà aumentare del 20% fino al limite massimo di mille metri cubi.

si impegnano il Consiglio Comunale e la Giunta

Nel redigere una nota che venga indirizzata all’attenzione del Presidente della Regione Claudio Burlando, dell’Assessore all’Urbanistica Marylin Fusco ed ai Capigruppo del Consiglio Regionale, nella quale, il Consiglio  esprima la contrarietà del Comune di Sarzana all’eventuale modifica della Legge Regionale 49/2009.

Nella nota si chieda che la Liguria diventi un laboratorio urbanistico che miri al recupero dell’esistente, iniziando dai centri storici, e all’applicazione delle nuove tecnologie rinnovabili e della bioedilizia alle nuove costruzioni.

Che il Consiglio Regionale si impegni a destinare risorse utili a predisporre bandi per i comuni liguri aventi come destinatari coloro i quali debbano ristrutturare il proprio fabbricato di abitazione, con precedenza per gli edifici dei centri storici.

Consigliere Comunale PDL

Sara Frassini


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Data
mercoledì, 2 febbraio 2011

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