Sarzana, che Botta!

« Quando il committente di una città impone case con un’architettura omogenea , l’esito ci appare sordo: le facciate non rispecchieranno più le diverse inclinazioni del gusto individuale(...) ratio medesima della loro bellezza »

Marco Romano


Concorso. Il popolo sceglie Metarchitects. Sabato 12 convegno e premiazione

Lo studio Metarchitects , con sede a Milano, con 222 voti ha conquistato il consenso della giuria popolare, composta da coloro che hanno visitato la Calandriniana dell’Architettura o “letto” i vari progetti sul sito. Molto distanziati Gosplan di Genova con 92 voti, lo studio Parentini di Bolano (SP) con 88 e Del Monte/Salesi con 73.metarchitects_tavola03_vista promenade 3
Sabato prossimo, 12 febbraio, il vincitore sarà premiato nel corso del convegno al Loggiato di Gemmi, che organizziamo in occasione della seconda festa di compleanno del Comitato.
Dunque la giuria popolare ha capovolto il giudizio della giuria tecnica composta da quattro docenti universitari e coordinata dal professor Silvano D’Alto, che aveva assegnato la vittoria a Parentini. Segno che i progetti sono stati discussi e valutati senza soggezione alcuna. Talvolta con molto calore. Non sono mancate le critiche: molti cittadini che hanno visitato la Calandriniana non si sono voluti esprimere, perché avrebbero voluto approfondire le soluzioni proposte con i progettisti o avere davanti i plastici come quello del Piano Botta. Ha interessato tantissimo i visitatori anche il progetto per la stessa area della Società di Trasformazione Urbana che il Comune aveva approvato nel 2005 e poi abbandonato.

I cittadini al convegno su urbanistica e partecipazione
I cittadini al convegno su urbanistica e partecipazione

Voti, dibattito, critiche per noi sono una conferma che esiste una domanda di partecipazione non formale.
Spesso i nostri amministratori pubblici parlano di “partecipazione”. Ma altrettanto spesso vengono spacciate per scelte partecipate decisioni assunte da ristrette oligarchie e poi calate sulla città.
Noi abbiamo un’altra idea di partecipazione e abbiamo lanciato una sfida, mettendoci in gioco: attraverso la rete, i social network, il passaparola abbiamo invitato studi professionali e giovani studenti ad aderire al nostro bando di concorso di idee “Ri-pensiamo Via Muccini”. Non avevamo premi in denaro da offrire. Solo il gusto di una sfida culturale a un progetto, quello dell’archistar Botta, voluto da Abitcoop Liguria e Unieco (come dimostrano le carte!) e calato dall’Amministrazione comunale sulla città senza un concorso pubblico (obbligatorio per legge). La sfida culturale è stata compresa e raccolta dai giovani progettisti, dai cittadini, dai docenti universitari, dalle riviste e dai siti nazionali di architettura. A tutti va il nostro sentito ringraziamento.
E i professori come hanno preso il voto della giuria popolare? Per tutti è intervenuto Silvano D’Alto: entusiasta per l’esito di tutta l’iniziativa. Ci ha inviato una riflessione, accompagnata da alcune righe. Le pubblichiamo volentieri, perché sono un ulteriore stimolo al confronto.

Appuntamento a sabato 12.

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Al Comitato Sarzana, che botta!
Il concorso, ottima iniziativa non occorre ripeterlo, è stato uno stimolo utilissimo.
Quindi benvenuto chiunque interviene anche e soprattutto se dissenziente. Si discuterà.
Tutto questo nostro riflettere e discutere, anche se non dovesse portare a risultati concreti immediati, produrrà un modo di ragionare che certamente potrà dare buoni frutti in futuro (ad esempio quando si rifarà il PUC). Oggi occorre indignarsi, come ammonisce quel fortunatissimo libriccino che è uscito da poco in Francia. Ha per titolo “Indignez-vous!” di Stéphane Hessel (Indigène Editions). Questa mi sembra debba essere la nostra parola d’ordine in questo momento oscuro. Vi invio questa mia riflessione. Se ritenete utile come contributo alla discussione.

Un caro saluto”

(qui l’intervento del Professor D’Alto)

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Data
sabato, 5 febbraio 2011

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