Sarzana, che Botta!

« Quando il committente di una città impone case con un’architettura omogenea , l’esito ci appare sordo: le facciate non rispecchieranno più le diverse inclinazioni del gusto individuale(...) ratio medesima della loro bellezza »

Marco Romano


“Metarchitects” lancia un grande ponte tra il centro e la Crociata

Il grande ponte che collega la Crociata al centro, percorso pedonale e ciclabile punteggiato di verde, una balconata sulla città, è la proposta affascinante contenuta nel progetto dell’ing.Enrico Tognoni (MS) e dell’arch. Federico Tinti (Brescia) dello studio Metarchitects. Molta attenzione è stata dedicata ai tetti a falda, orientati per catturare i raggi solari per produzione di energie alternative e per il risparmio energetico, che ispira anche la scelta dei materiali.

http://www.metarchitects.it/

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Data
domenica, 21 novembre 2010

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26 commenti per ““Metarchitects” lancia un grande ponte tra il centro e la Crociata”


  1. enrico(metarchitects) says:

    Osservazione assolutamente corretta.. lo studio delle tipologie edilizie dovrebbe essere un punto fondamentale per il progetto definitivo della “nuova Sarzana”.
    Sarebbe opportuno sicuramente prendere in esame gli edifici del centro storico sia dal punto di vista tipologico che dal punto di vista materico che estetico.
    Chiaramente un progetto che tenga conto in maniera esaustiva ed esauriente di questi aspetti è un progetto a maggior dettaglio (definitivo appunto). Il concorso richiedeva invece un progetto preliminare, una soluzione ad un problema urbano su vasta scala. Chiaramente come ogni tipo di problema anche quello architettonico si risolve infatti per passi successivi, dalla grande scala alla scala di dettaglio per intenderci.
    Nel progetto abbiamo preferito non entrare nel dettaglio dell’estetica della facciata poichè esso richiede una particolare attenzione ma abbiamo voluto risolvere un problema urbano (di per sè già molto complesso) consapevoli che soffermarsi alla scala di dettaglio non è un’operazione che in questa fase. Abbiamo invece preferito fornire un modello che esprimesse un concetto fondamentale: la flessibilità. Qualunque sia l’estetica della facciata, sia essa fedele agli edifici esistenti del centro storico o al contrario si distacchi da essi, comunque essa dovrà essere flessibile alle esigenze del fruitore che potrà modificarla secondo le proprie necessità. In questo senso i nostri disegni delle facciate non devono essere presi come soluzione definitiva di quello che verrà realizzato quanto piuttosto come espressione di un concetto.
    Alla fase successiva di progettazione si entrerà nel merito della composizione delle facciate mediante analisi e considerazioni approfondite che consentiranno di fornire una soluzione di dettaglio ben studiata e giustificata.

    Ringrazio Mastrowolf per la domanda e apprezzo l’onesto parere. E’ molto importante per noi ricevere dei pareri da coloro che non sono per così dire del mestiere perchè ci permette sempre di cogliere degli aspetti spesso non considerati. Spero che la mia risposta sia stata soddisfacente e invito a non esitare per eventuali chiarimenti.

  2. Maybass says:

    @ Sig. Federico
    Attaccando il mio commento, dimostra Egregio Signore di non avere la più pallida argomentazione a favore del Suo progetto.
    Chi come Lei, si professa esperto in materia, arriva facilmente alla conclusione che un progetto così privo di “umanità” in un centro storico come Sarzana, è decontestualizato e quindi fuori luogo. Non ci vuole uno studio di architetti a capire che il ponte sopra alla ferrovia è una costruzione sovradimensionata rispetto alle utenze che andrà a servire.
    Le pongo una domanda, Lei ha mai vissuto la città di Sarzana?

  3. commentando il suo precedente, non intendevo difendere il nostro progetto, ma enunciare l’inutilità di critiche avulse da un’attenta lettura, per altro perfettamente dimostrato dal suo ultimo.
    come già asserito (da noi) il progetto non è privo di difetti ed è stato esposto nel sito proprio per argomentare una critica costruttiva all’interno di “sarzanachebotta”.
    la domanda è invece piuttosto interessante. in un senso alquanto latente almeno.
    lasciare che progettisti ‘esterni’ concorrano con progettisti locali apporta sicuramente ricchezza e diversità (il nostro proposito è questo almeno) di vedute e di prospettive.
    è la differenza che arricchisce e apre a nuove visioni, non certo l’omologazione (l. clausura mentis) a un concetto o a un contesto.

  4. Maybass says:

    Infatti Lei sta dimostrando con straordinaria capacità dialettica, ma ha ampiamente dimostrato di non capire niente delle esigenze umane. Le faccio una rapida carrellata, Sarzana è un centro storico classificato tra le dieci piccole perle d’Italia, è una città, ha nel suo centro storico di origine medioevale il suo vanto. E’ la città più importante della vallata quindi un importante centro commerciale con un teziaro commerciale molto sviluppato. Ha una popolazione di circa 22000 abitanti, ma nei week end si arriva a una popolazone di 30000 per lo shopping etc…in casi di fiere o eventi particolari si arriva a 40000. Ovviamente con questo bacino di utenza, uno dei problemi da risolvere è quello dei parcheggi. Come affrontate questo problema? Non vedo nel progetto parcheggi o parcheggi interrati. Vedo che nella promenade tre, addibite il piano terra degli edifici a uso commerciale, con quale criterio? Io sono un imprenditore, e in una zona con scarso passaggio, sarebberò pochi gli esercizi commerciali ad azzardare l’apertura in quella zona, ovviamente con ampi parcheggi la zona avrebbe un altro appeal!
    Poi ribadisco il concetto Sig. Federico, si informi su Sarzana, guardi due o tre foto sulla zona, le troverà di certo su google street view o su google earth nel caso contrario, sarà mia premura farle avere un documentazione esaustiva in modo tale da farle fare un progetto migliore.

  5. enrico(metarchitects) says:

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    luogo di progetto: zona territoriale omogenea B (o di completamento) + zone dismesse delle ferrovie E NON ZONA A (centro di interesse storico). L’unico edificio di interesse storico risulterebbe il mercato (anni 50) tanto che il piano delle demolizioni di tutta la zona è già stato approvato.
    Consiglierei di lasciare inalterata Sarzana nel prossimo millennio nel raggio di 100 km dal centro storico.

    2_
    oltre 400 posti nel parcheggio scambiatore a sud della ferrovia per i turisti al fine di ridurre inquinamento acustico e atmosferico in prossimità del centro.
    Parcheggi pertinenziali interrati al di sotto di ciascun edificio con accesso da rampe chiaramente rappresentate nel disegno di masterplan e da un diagramma con tutta la disposizione dei parcheggi interrati che non è stato pubblicato nel sito per esigenze di spazio ma che è presente nella tavola 2 di progetto esposta alla mostra (quella alla quale probabilmente lei da buon amante della sua città non ha neppure partecipato altrimenti non scriverebbe queste inesattezze).
    Consiglierei una più attenta lettura del progetto (magari visionando gli elaborati per intero alla mostra itinerante) anzichè perdere tempo a copiare e incollare da Wikipedia le informazioni sulla città di Sarzana.

    3_
    Vivo a 15 km da Sarzana. La conosco più di quanto lei possa immaginare e non credo che i problemi della città possano essere risolti esclusivamente da chi ci vive (come sostiene federico è la differenza di vedute che apporta progresso e innovazione).

    4_
    Non contesto le sue previsioni imprenditoriali.. poichè i parcheggi interrati sono presenti e in gran numero al di sotto delle attività commerciali in modo da preservare il verde e gli spazi verdi pubblici (veda tavola 2) lei stesso conferma che la zona ha “appeal” e per questo la ringraziamo.

    5_
    La prossima volta che intende accanirsi a qualsiasi costo e in qualsiasi modo su un progetto per motivi personali (perchè è questo che lei sta dimostrando) le consiglio di affinare meglio gli strumenti per farlo anzichè impostare la sua critica su concetti avulsi (come charme e appeal) e sue informazioni completamente sbagliate.

  6. Laura says:

    Perchè non proponete al comitato di farvi incontrare in una delle giornate di apertura della Calandriniana? Davanti alle carte forse potrete spiegarvi meglio.



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