Sarzana, che Botta!

« Nessun dolore resiste quando uno, destandosi tre mattine di seguito, ha nella faccia lo splendore vivificante del sole che sorge »

Le Corbusier


“Metarchitects” lancia un grande ponte tra il centro e la Crociata

Il grande ponte che collega la Crociata al centro, percorso pedonale e ciclabile punteggiato di verde, una balconata sulla città, è la proposta affascinante contenuta nel progetto dell’ing.Enrico Tognoni (MS) e dell’arch. Federico Tinti (Brescia) dello studio Metarchitects. Molta attenzione è stata dedicata ai tetti a falda, orientati per catturare i raggi solari per produzione di energie alternative e per il risparmio energetico, che ispira anche la scelta dei materiali.

http://www.metarchitects.it/

1)

cliccare per ingrandire

cliccare per ingrandire

2)metarchitects_tavola02_vista modello 13)

metarchitects_tavola02_vista modello 24)

metarchitects_tavola02_vista modello 35)

metarchitects_tavola03_vista promenade 26)

metarchitects_tavola03_vista promenade 37)

metarchitects_tavola03_vista sovrappasso 18)

metarchitects_tavola03_vista via muccini 4

Facebook

Informazioni sull'articolo

Data
domenica, 21 novembre 2010

Tags

26 commenti per ““Metarchitects” lancia un grande ponte tra il centro e la Crociata”


  1. critiche sterili e pleonastiche da parte di “maybass”.
    l’unico elemento decontestualizzato che noto è il commento privo di significato e avulso dai propositi compositivi.
    prima di aprire una critica bisognerebbe, in modo approfondito, leggere un progetto, avere proprietà lessicali e soprattutto sapere di cosa si discorre.
    il commento denota mancanza di lucidità, capacità analitiche e critiche.
    ma grazie, con “decontestualizzato dalla realtà” mi hai regalato un momento di gioia!

  2. zaha says:

    …la smettete di copiarmi!!

  3. enrico, secondo te, “zaha” è la stessa persona che il giorno dell’esposizione ha detto: <> regalandoci un altro momento di gioia?!

  4. Multitasking says:

    La presenza di avvocati d’ufficio mi induce a pensare che siamo di fronte al progetto d’apparato. Un cavallo di Troia bottiano? Non ci vuol molto a pensarlo…
    Comunque, anche se le parole di un cittadino vengono considerate “vuote” (del resto siamo in rete, una democrazia un po’ anomala… mi rendo conto) ci tengo a segnalare che se mettere parallelepipedi a saturazione e una bella pista di go-kart sopra la ferrovia significa tener conto della “configurazione genetica” della città mi viene spontaneo pensare che qui di vuoto non ci sono solo le mie parole.
    Buon cemento a tutti

  5. s says:

    é quattro giorni che mi connetto………. e voto……….. ma come si può votare quante volte si vuole? basta far passare un giorno.
    Mi vien da credere che chi ha più computer e pazienza, ma nemmeno troppa, e amici, ma nemmeno troppi possa cambiare da solo il risultato.
    Allora non voto più.

  6. Il comitato says:

    E’ ovvio che chi ha più di un computer ha la possibiltà di votare più volte. Sta alla correttezza della persona esprimere il voto una volta sola.

  7. enrico says:

    Mi dispiace che la conversazione debba prendere toni così accesi anzichè condurre a un dibattito serio e costruttivo.. mi dispiace che gente palesemente di parte si accanisca così tanto con la presunzione di capire il progetto a colpo d’occhio senza porre neppure una domanda..
    l’idea del progetto di fatto parte da un’analisi morfogenetica e su di essa sviluppa un nuovo tessuto edilizio..
    ora credo che prima di lanciare giudizi la domanda più spontanea dovrebbe essere “in che modo questo è stato fatto?”
    Chiaramente il totale disinteresse verso qualsiasi delucidazione unito al palese accanimento di certi interventi lascia pensare a una sola cosa ovvero che l’intento di alcuni sia solo quello di screditare ad ogni costo.. oppure rimane l’alternativa che le persone credano di capire tutto di tutto senza spiegazioni e si lascino così andare a giudizi del tutto fuori luogo.. beh questo secondo caso forse è ancora più grave poichè non esiste peggior cosa di ignoranza e presunzione messe insieme..
    mi auguro solo che chiunque d’ora in poi voglia manifestare un suo pensiero lo faccia in maniera costruttiva con critiche ragionate e non avulse (vedi pista da go-kart, edifici senz’anima, charme del progetto).
    E’ molto facile lanciare giudizi e screditare dietro un finto nome su internet.. un minimo di rispetto per il lavoro altrui si potrebbe dimostrarlo ponendo le basi per una discussione, chiedendo delucidazioni prima di esprimere giudizi..
    Per quanto riguarda il commento di zaha, non c’è molto da aggiungere.. mi dispiace solo che questa persona riconfermi la pessima figura già fatta dal vivo.. quello che posso consigliarle è di ragionare un pò di più su quello che dice, sul proprio progetto e sul modo di migliorare i propri strumenti per il futuro anzichè guardare quello che fanno gli altri..

  8. Ghizmo says:

    Quoto Enrico. Erano giorni che non “passavo di qua” e non commentavo e già prima avevo notato un certo accanimento contro questo progetto.
    La degenerazione che c’è stata credo proprio che sia una conferma di questo atteggiamento ostile.
    Avevo anche già sottolineato come le critiche sembravano leggere e prive di una qualsiasi base, e con i commenti di Maybass e Zaha sono riuscite addirittura a peggiorare.
    Sinceramente tutto questo è alquanto deludente

  9. Ghizmo says:

    ah e ho notato solo adesso che sono stato chiamato “avvocato d’ufficio”.
    Un bel modo per continuare a nascondersi dietro alle solite parole al vento, senza spiegare meglio ciò che si intende.

    Io non ho alcun interesse a “difendere” questo progetto, semplicemente ho sottolineato come le critiche rivolte siano inconcludenti e inconsistenti, mirate non a intraprendere un dibattito costruttivo (ciò che avevo tentato con il mio primo commento), ma unicamente a screditare questo preciso lavoro.
    Tutto questo mi è stato prontamente confermato, come ho scritto sopra.

    Intendevo solo questo

  10. Mastrowolf says:

    premetto sono un’archeologo…

    volevo chiedere:
    non è possibile fare delle facciate dei palazzi che meglio si adattino ad una cittadina come Sarzana…
    nel senso le volumetrie possono essere lasciate invariate e anche la distribuzione delle palazzini.. ma renderle un pò meno “moderne” a mio giudizio non guasterebbe.
    E’ vero che alcuni palazzi nei dintorni sono orribilmente anni 60 e 70 però se si deve cercare un riferimento le villette liberty in zona stazione non mancano



Lascia un commento