Piano Botta. La sicurezza? Una fatalità
La tragedia ferroviaria di Viareggio e il grave incidente rischiato l’estate scorsa nei pressi dello scalo merci della Spezia non sono bastati come richiamo per i nostri amministratori sulla sicurezza e l’incolumità dei cittadini.
Inutilmente nelle osservazioni al Piano Botta, inviate al consiglio comunale lo scorso anno, avevamo contestato l’eccessiva vicinanza (22 metri) del palazzo a base pentagonale a destinazione residenziale, del nuovo centro commerciale e della stazione dei bus, previsti in piazza Terzi. Solo i consiglieri Mione, Baudone (PD) e Rampi (PDL) avevano colto i problema. Ora anche l’Ufficio di Valutazione impatto ambientale della Regione Liguria nel decreto sullo screening di VIA ha posto la prescrizione di riportare a trenta metri la distanza minima come previsto dal DPR 753 del 1980. Essendo quella norma una misura di sicurezza per il trasporto ferroviario, derogabile a discrezione dei responsabili delle Ferrovie dello Stato, il Comune di Sarzana ha pensato bene di chiedere la deroga. Per i nostri amministratori, ormai tutti tesi a far cassa, la speculazione edilizia sulle aree vale molto più dell’incolumità dei cittadini.
Nel tentativo di fermare questa incredibile manifestazione di cinismo, come “Comitato Sarzana, che botta!” abbiamo deciso di scrivere ai responsabili delle FS per richiamare almeno la loro attenzione sul problema sicurezza non solo dei convogli, ma anche di chi vive a ridosso della linea ferroviaria. Tra l’altro la zona interessata dall’intervento edilizio è a ridosso di una curva dei binari in direzione Genova e la distanza di sicurezza, sempre per il richiamato decreto, potrebbe addirittura aumentare a discrezione delle FS!