Sarzana, che Botta!

« Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s’ammala »

Alexis de Tocqueville


Accolta un’osservazione del Comitato! Meglio tardi che mai

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Venerdi 23 luglio è stata convocata la Commissione Territorio per discutere il piano di Ricognizione dei beni di proprietà del Comune suscettibili di alienazione. I commissari erano chiamati a valutare quale  parte del nostro bene pubblico si potrebbe vendere per far cassa e fronteggiare questo difficile momento economico.

Tra questi beni sono stati individuati i parcheggi pubblici sottostanti
l’ex caserma dei carabinieri,
l’ex Biava,
l’ex Vetreria.
Circa 5000 mq di parcheggio, ripetiamo, pubblico mai utilizzati perchè di difficile gestione: al momento della loro progettazione non si era infatti considerato che i residenti dei soprastanti edifici non avrebbero gradito la commistione dei propri posti auto pertinenziali con quelli destinati alla comunità.

Il Comitato, tra le innumerevoli osservazioni che fece in sede di adozione della Variante al Piano Particolareggiato di Via Muccini, evidenziò (qui) come la stima per la monetizzazione di questi parcheggi fosse di gran lunga inferiore rispetto al valore di mercato.
parcheggioGià nella relazione “economica” allegata al piano si evinceva infatti che quei parcheggi di difficile gestione sarebbero stati monetizzati a 192 €/mq: circa 5.000 € a posto auto, quando un parcheggio coperto a Sarzana ha un costo minimo tre volte superiore!

Come tutte le altre osservazioni stese a cura del Comitato, anche questa fu rigettata.

Venerdì, la svolta: a fronte della richiesta del Consigliere Comunale Sara Frassini (già membro del direttivo del nostro comitato) di rivedere le stime di queste monetizzazioni, il dirigente dell’Ufficio Tecnico Franco Talevi e l’unanimità della Commissione hanno condiviso la proposta, impegnandosi quindi a variare la delibera di Consiglio Comunale che individua i valori di monetizzazione: verrà inserita la categoria di parcheggio coperto di proprietà pubblica o di solo uso pubblico, il cui maggior valore stimato verrà individuato dall’Ufficio Tecnico.

Una vittoria del buon senso e un grande vantaggio per le casse del Comune. Ma anche l’ennesima dimostrazione che l’esame delle osservazioni è stata una farsa (qui), una presa in giro della partecipazione (qui).

La conferma della superficialità con cui il consiglio comunale ha affrontato l’approvazione del piano Botta.

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Data
mercoledì, 28 luglio 2010

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