Via Muccini, il Comitato lancia un concorso di idee. Una sfida culturale
E’ possibile riqualificare e ridisegnare la città tra via Muccini e piazza Terzi senza gli incombenti palazzoni in mattoncino rosso firmati Botta-Unieco? Come Comitato “Sarzana, che botta!” abbiamo deciso di fare ciò che avrebbe dovuto fare l’amministrazione comunale: bandire un concorso per assegnare l’incarico di riprogettare la vasta area, mettendo poi a confronto i progetti. Era un obbligo di legge, italiana ed europea (Mario Botta è stato incaricato dal Comune senza concorso su proposta dei colossi immobiliari delle Cooperative). E’ una sfida culturale in attesa che l’iter burocratico di approvazione del piano formalmente si concluda e che il Tar decida sul ricorso che Comitato, Legambiente e Italia Nostra stanno predisponendo. E’ una sfida che speriamo sia colta soprattutto dai giovani architetti. E’ una sfida di sapore europeo a un’amministrazione comunale che si ostina a ignorare le normative europee in campo ambientale e non solo.
Proprio su questo sito abbiamo pubblicato i successi di Giorgio Furter, giovane architetto spezzino, in concorsi nazionali, anche opposto a Fuksas. Ebbene sono queste le occasioni che la giunta Caleo nega ai nostri giovani professionisti.
L’iniziativa era stata più volte sollecitata dai nostri aderenti e in particolare dall’ architetto Franco La Cecla e dal professor Silvano D’Alto, per contribuire alla formazione di una nuova idea di città, proprietà di tutti e responsabilità di tutti, per allontanare la malsana idea che un solo architetto, seppur di fama mondiale, possa essere la chiave del rinnovamento.
Le osservazioni dei cittadini, presentate in occasione dell’approvazione del piano Botta, sono le linee guida del concorso. Esse infatti sono state l’unico, vero, momento di riflessione sullo sviluppo urbano.
Proprio da studi e riflessioni sarebbe dovuta partire la nostra amministrazione per fare una variante pubblica. La “grande firma” al contrario ha escluso qualsiasi discussione in merito alla scelte.
Agli antipodi di questo metodo, che esclude la partecipazione, c’è il concorso pubblico, aperto ai professionisti, ma anche agli studenti, ai giovani laureati, troppo spesso solo tema di campagna elettorale.
Comitato Sarzana che Botta
BANDO DI CONCORSO
“Ri-pensiamo Via Muccini”
Nuova variante all’ Area Progetto 3
Concorso di progettazione per la riqualificazione urbanistica dei comparti pubblico e privato compresi tra via Muccini e Piazza Terzi nel comune di Sarzana.
Partecipazione:
Il concorso è aperto, possono partecipare Architetti, Ingegneri, studenti delle facoltà di Ingegneria e Architettura, in gruppo o singolarmente.
Modalità di partecipazione:
La partecipazione è gratuita.
La partecipazione comporta l’accettazione integrale del bando ed il consenso ad utilizzare i documenti presentati per una mostra, appositamente organizzata dal Comitato, a cui i partecipanti saranno invitati per esporre pubblicamente le loro soluzioni.
Oggetto:
Progettazione di livello preliminare, masterplan, dell’area di piazza Terzi ( vecchio mercato, spazi pubblici).
Progettazione di livello preliminare, masterplan, lungo i fronti di Via Muccini (destinazione prevalente residenziale, spazi pubblici, verde).
Elaborati richiesti:
Gli elaborati devono essere presentati in forma palese, pertanto su ogni elaborato devono essere riportati i nomi dei progettisti.
Gli elaborati minimi devono essere costituiti da:
– una descrizione della proposta progettuale tramite una relazione in formato uni A4 (max 3 pagine).
– masterplan scala 1:500 (possibilmente a colori), contenente indicazioni di altezze e quantità previste (mq) delle funzioni presenti, corredato di legenda (verde pubblico, servizi/commercio/residenza, piazze, viabilità/percorsi ciclabili, parcheggi pubblici)
– minimo 2 prospetti significativi d’insieme scala 1:500, lungo via Muccini e piazza Terzi
– tavole sinottiche (scala a scelta) sulla viabilità, la collocazione dei parcheggi, degli spazi pubblici e del verde
– render 2d/3d, assonometrie o viste prospettiche d’insieme sono facoltative
– il comitato mette a disposizione un plastico dell’area(scala 1:250) dove i progettisti potranno inserire eventualmente il loro modello
I disegni devono essere corredati da didascalie, scale e orientamento.
Le tavole possono, facoltativamente, contenere un titolo o uno slogan significativo legato alla proposta e qualche riga scritta se si ritiene utile alla comprensione.
Le tavole di presentazione sono a composizione libera e devono contenere gli elaborati minimi sopra citati.
Materiali di documentazione:
La documentazione necessaria verrà invita a mezzo posta elettronica previo contatto all’indirizzo sarzanachebotta@gmail.com.
Modalità di iscrizione:
le iscrizioni saranno raccolte tramite richiesta via mail, all’indirizzo sarzanachebotta@gmail.com.
Nella richiesta indicare nome e cognome del/i candidato/i, situazione professionale (studente, ingegnere, architetto) un recapito telefonico e luogo di provenienza.
Termini di iscrizione:
le iscrizioni devono essere inviate entro il giorno 31 agosto 2010
Privacy:
Ai sensi e per gli effetti del D.Lgs 196/2003 i dati personali raccolti saranno trattati esclusivamente
nell’ambito del procedimento di concorso.
Modalità di presentazione progetti:
I progetti dovranno essere presentati in formato digitale su apposito CD (formati pdf o jpeg), minimo 2 tavole formato A0 / max 5 formato A1.
Termini di presentazione progetti:
i termini sono fissati entro la data del 15 settembre 2010
Procedura ed esito del concorso:
i progetti saranno esposti durante un convegno pubblico la cui data non è stata ancora stabilita.
Sarà predisposta una “giuria tecnica”, al cui giudizio verrà affiancato quello di una “giuria popolare”.
Responsabili del procedimento:
Roberta Mosti, Sara Frassini.
robertamosti@libero.it sarafrassini@gmail.com
Oggetto del bando, linee guida:
Limiti del progetto: saranno indicati sulla documentazione in dotazione, l’area di intervento è concentrata prevalentemente nelle zone di via Muccini e piazza Terzi.
Quantità previste: saranno indicate sulla documentazione in dotazione.
Funzioni previste: le quantità sono suddivise in residenziale, commercio, uffici, giardini pubblici, parcheggio interrato pubblico, stazione autobus/metropolitana leggera e servizi pubblici/privati.
Preesistenze da mantenere: l’edificio del vecchio mercato non può essere demolito, ma ristrutturato, trasformato internamente e riutilizzato a libera scelta dei candidati (palazzetto dell’hockey, cultura, uffici).
Le funzioni contenute, nella struttura polivalente del vecchio mercato, scuola di danza, teatro, sala prove, scuola di pittura, se non contenute nell’edificio, devono essere ricollocate in idoneo spazio e potenziate (per potenziate si intende una miglior accessibilità e la possibilità di sfruttare spazi aperti e pubblici, come giardini o piazze).
Viabilità: per quanto possibile, si richiede di sgravare o comunque attenuare il traffico veicolare verso piazza Terzi e su via Muccini.
La stazione autobus/metropolitana leggera e il parcheggio pubblico, devono essere pensati al di fuori dell’area di piazza Terzi, nel lotto al di la della ferrovia, direttamente servito dalle varianti, come indicato nella cartografie.
Ripensare ad una pista ciclabile che colleghi la città al fiume, che attraversi la zona in progetto seguendo un percorso il più possibile lineare e ben protetto.
Verde pubblico: è opportuno pensare a un sistema di spazi verdi, collegati e attrezzati a scelta del candidato. Gli spazi verdi non devono essere in ombra e possibilmente devono essere presenti aree dove sia possibile la piantumazione di alberi ad alto fusto.
Tipologia architettonica: gli edifici dovranno essere vicini agli spazi verdi, non più alti di 5 piani (sono ammesse variazioni in elevazione purchè concentrate) e dotati di parcheggio interrato pertinenziale. Alcune funzioni, commercio, servizi pubblici, dovranno essere ospitate alla base degli edifici per cui è utile prevedere un percorso coperto per i pedoni (tipologia a scelta del candidato).
Dove è possibile è utile l’orientamento degli edifici con le facciate esposte a sud. I tetti devono avere per l’80% una copertura a falda. L’aspetto architettonico è a libera scelta del candidato che comunque, dovrà tenere in considerazione il contesto urbano in cui si va ad inserire il progetto (si allegano alla documentazione foto del contesto, per eventuali sopralluoghi contattare i responsabili del procedimento).
Risparmio energetico: è auspicabile una riflessione su possibili scelte tecnologiche o tipologiche delle architetture in grado di favorire il rispetto delle norme sul risparmio energetico, in particolare per le nuove costruzioni.