Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Piano Botta: mille abitanti in più, ma le fogne sono sufficienti?

Duecento nuovi alloggi, milleottanta abitanti in più, 21 mila mq di supermercato, negozi e uffici. Sono le cifre del Piano Botta. Ma il sistema fognario e la rete idrica esistenti sono in grado di sopportare questo nuovo carico insediativo? Lo ha chiesto con un’interrogazione al sindaco Caleo Sara Frassini, consigliere comunale, eletta come indipendente nelle liste del Pdl, e membro del direttivo del Comitato Sarzana, che botta!
Le questioni poste dalla Frassini avrebbero meritato di essere oggetto di una valutazione ambientale strategica (VAS) o, quanto meno, di VIA, visto che alcune criticità erano state evidenziate nel 2006 in un’interpellanza in Parlamento. Ma la Regione Liguria pare allergica a procedure serie di tutela ambientale. Comunque abbiamo inoltrato gli interrogativi posti all’Ufficio Ambiente della Regione, affinché a Genova, dove è in corso lo screening di VIA, non possano dire che “non sapevano, perché nessuno li ha informati”.

Riportiamo integralmente il testo dell’interrogazione ( e riporteremo anche la risposta. Se e quando ci sarà).

CITTÀ DI SARZANA

Consigliere Sara Frassini

Interrogazione

Visto

il progetto di riqualificazione di Via Muccini,

Si chiede

1.  Se la decuplicazione degli scarichi fognari delle nuove unita’ immobiliari siano stati oggetto di studi da parte degli uffici tecnici comunali e da parte di Acam,

2.  Se le tubazioni esistenti delle acque nere e bianche siano dunque sufficienti,

3.  Se le tubazioni relative alla fornitura di acqua potabile abbiano una sufficiente portata per le unita’ abitative che verranno edificate aggiunte alle esistenti senza creare problemi di scarsa pressione,

4.  Se siano stati previsti interventi, dove, con quale tempistica e chi affronterà’ le eventuali spese,

5.  Se il depuratore di Silea sia adeguato a trattare nuove centinaia di utenze e quale sia la capacità’ depurante residua ad oggi (numero di utenze collegate e quante ancora collegabili anche in metri cubi di liquami trattati ora).

6.  Si chiede anche se risponda a verità che:

Vista l’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Giorgio Olivieri, datata Ottobre 2006, si conveniva che, visti i malfunzionamenti nella depurazione delle acque reflue a Sarzana, era sconsigliata l’edificazione di nuovi agglomerati urbani che avrebbero avuto effetti disastrosi sul fiume Magra e già allora si riteneva che dovessero (citazione testuale) “applicarsi rigorosissime procedure di valutazione ambientale strategica nei confronti di progetti relativi a nuovi insediamenti lungo il corso del fiume Magra per evitare che si accentui lo stress generale del fiume e con la finalità di far prevalere su qualsiasi altro interesse, puramente legittimo, la salvaguardia dell’equilibrio del fiume e dell’ambinte che lo circonda”.

Infine si chiede:

7.  Quali lavori di ammodernamento siano stati fatti al depuratore di Silea dal 2006 ad oggi,

8.  Se l’impianto sia visitabile dai cittadini sarzanesi, se sì con quali modalita’ e se sia sottoposto a controlli e vigilanza ambientale da parte di Arpal (se sì, come si sia articolata la vigilanza ed i controlli nell’anno 2009),

9.  Se Acam effettui rilevazioni ed analisi del prodotto trattato, come quando e con quale periodicita’, se il comune ha copie di dette rilevazioni e chi sia il funzionario responsabile della loro visione.

10.  Copia delle analisi compiute da Acam negli ultimi 12 mesi.

Consigliere Comunale PDL

Sara Frassini

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Da La Nazione del 16 giugno

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Data
mercoledì, 23 giugno 2010

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