Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


 

Corsa alle careghe in nome del Popolo Sovrano!

Josephine_de_Beauharnais

Giuseppina Bonaparte

C’è chi imputa a Massimo Caleo di aver sventolato prima del voto la carotina di una carega a più di un candidato con l’obiettivo di “far trottare anche i ronzini” nella caccia ai voti. Operazione riuscita, visto l’esito delle urne. Ma ora si ritrova con quindici pretendenti per cinque sedie. Questa affannosa battaglia per la poltrona ci rimanda con la memoria al dibattito in consiglio comunale sul Piano Botta. In quell’occasione molti consiglieri, anche alcuni di coloro che oggi rivendicano il “diritto” ad assumere un assessorato remunerato per “aver lavorato in questi anni per poter fare l’assessore”, puntarono il dito contro gli esponenti del Comitato “Sarzana che botta!”. A loro dire quelli del Comitato erano tutt’altro che disinteressati: strumentalizzavano la battaglia contro il Piano Botta per ambizione personale, per spianarsi la strada in Consiglio comunale.
Affermazioni pesanti, che potevano insinuare che chi va in consiglio lo fa solo per tornaconto personale. Le scene di questi giorni farebbero concludere con l’acronimo matematico, che chiude le dimostrazioni dei teoremi: CVD. Come Volevasi Dimostrare.

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Data
sabato, 17 aprile 2010

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