Sarzana, che Botta!

« È anzitutto alla casa di abitazione che occorre rivolgere la massima cura. Se gli uomini vivessero veramente da uomini, le loro case sarebbero dei templi »

Mario Botta, citando Ruskin


Il sindaco su via Turì: “Tanto rumore per nulla”. Ma ignora troppi dati

Il parcheggio in via Turì, ancora ingombro di materiali.

Il parcheggio in via Turì, ancora ingombro di materiali.

di Carlo Ruocco

Questa volta di fronte alle nuove rivelazioni del nostro sito, è sceso in campo il sindaco Massimo Caleo. In persona.
Il titolo del suo intervento è tutto un programma: “Via Turì: tanto rumore per nulla” (da Cronaca4).

Cosa dice il sindaco?
1) che esiste una sola fidejussione da 67.982,93 rilasciata da IFIL (istituto finanziario italiano e leasing) con sede in Roma e che non è scaduta.
2) che la convenzione tra il Comune e l’Immobiliare Il Sole prevede la realizzazione di un parcheggio pubblico che è stato realizzato, una condotta di estensione dell’acquedotto che è stata realizzata, una viabilità pubblica, comprensiva di un ponte, quasi interamente realizzata.
3) che il permesso di costruire scade il 4 agosto 2010 e che il restante dieci per cento delle opere sarà realizzato.

Cosa omette di dire il sindaco?
1) che esiste agli atti un’altra fidejussione di 127.456,75 euro, identica a quella citata dal sindaco (e dal nostro sito nel primo articolo!), stipulata lo stesso giorno (22 maggio 2006), dagli stessi soggetti. Cambia il numero dell’atto. Quella citata dal sindaco reca il numero GE 022148/06. L’altra è precedente di un numero: GE 0022147/06. Contraente: Immobiliare Il Sole srl. Beneficiario: Comune di Sarzana. Quasi identico anche l’oggetto della garanzia: ” A garanzia della corretta e completa esecuzione di tutte le opere previste dal P.P. approvato con permesso di costruire del Comune di Sarzana (SP) consegnato il …./…../…. . La data non è apposta!
Anche la durata è identica alla fidejussione : dal 22/5/ 2006 al 22/05/2009. Non è contemplata la clausola di rinnovo. Possiamo escludere che sia stata rinnovata: dal 2008 la società IFIL è stata cassata dalla Banca d’Italia.

2) che gli abitanti usano ancora l’acqua di cantiere, perché le case non sono allacciate all’acquedotto pubblico. La viabilità è precaria: la strada non è asfaltata, ma realizzata in cubetti di cemento, quelli in uso per i parcheggi, molto precari, tanto che ci sono dei tombini che emergono dal terreno e altri coperti da una tavola di legno. La manutenzione sarà molto onerosa. Il ponte non è completato, né collaudato e non è stato acquisito dal Comune.

3) E’ vero che il permesso di costruire è ancora valido, ma il sindaco non dice che è cessata la società Immobiliare Il Sole, entrata nel concordato preventivo della Ligure Asfalti, capofila del gruppo.

Insomma ci viene in mente il caso della piscina di Santa Caterina, altra opera a scomputo degli oneri di urbanizzazione, data dal sindaco  in dirittura d’arrivo, mentre la pratica non figura neppure a conoscenza del CONI.

Accesso agli atti
Il sindaco dedica un ultimo passaggio alla nostra richiesta di copia degli atti (convenzione e fidejussioni). Nota che la nostra richiesta reca la data del 24 febbraio e che sarà evasa “nei tempi e nei modi sanciti dalla normativa vigente”. Cioè alla scadenza dei trenta giorni. E’ quella che si chiama “trasparenza”, il Comune come “casa di vetro”. I cittadini “titolari del diritto di conoscere il funzionamento della macchina comunale”. Per non parlare della partecipazione dei cittadini alla “cosa pubblica”: un caposaldo della nostra amministrazione.

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Data
mercoledì, 10 marzo 2010

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