Sarzana, che Botta!

« D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda »

Italo Calvino


Censiti 600 beni culturali e ambientali. A che pro?

di Laura Lazzarini e Barbara Sisti

La storia recente è ricca di episodi di dimenticanza, negazione e violenza nei confronti del territorio.

Indifferenza o invasività  hanno distrutto patrimoni artistici, naturali e di memoria collettiva, senza che ciò abbia condotto ad alcun vantaggio duraturo per chi il territorio lo abita.

censusPer contrastare questa mentalità miope, nel 1999 è nato il PROGETTO CENSUS, sviluppato dalla cooperativa Earth (qui il link sul sito del Parco di Montemarcello). Sfruttando i finanziamenti per le attività di ricerca messi a disposizione dalla legge regionale 21/80, il progetto si è posto l’obiettivo di sottoporre il territorio spezzino ad un’analisi atta, oltre a valorizzare i beni già noti, a far emergere risorse trascurate o nascoste da assumere come potenzialità per ipotesi di sviluppo a lungo termine, a beneficio (anche economico) delle comunità locali.

Il primo ad aderire come co-finanziatore  è stato il Parco di Montemarcello – Magra (2000 – 2009); si sono poi affiancati  il Parco  Nazionale delle 5 Terre (2002-2003), il Comune di Sarzana (2002 – 2009), il Comune di Lerici (2004),  il Comune di Follo (2004 – 2005), il Comune della Spezia (2004-2006). Il progetto ha varcato i confini anche nella vicina provincia di Massa-Carrara, su richiesta della Comunità montana della Lunigiana (2004-2005).

Tutto il materiale (beni storici, archeologici e architettonici da un lato, ambientali e naturalistici dall’altro) è stato accuratamente catalogato in volumi, organizzati in schede tecniche analitiche, materiale fotografico, con approfondimenti e suggerimenti per la riscoperta, rivalutazione e valorizzazione del patrimonio.

Anche NEL COMUNE DI SARZANA quindi la campagna di ricerca,  avviata nel 2002, pare abbia prodotto per ciascun bene oggetto di analisi  (si parla oltre 600) una scheda coerente con gli standard richiesti dal Ministero che, inserita nel database regionale, andrà a costituire un catalogo a livello nazionale. E sulla carta questo viene dichiarato come passo iniziale per sviluppare progetti ed attività volti a favorire il turismo culturale. I dati, si dice, saranno addirittura inseriti all’interno del prossimo piano urbanistico della città…

C’era dunque attesa per la presentazione del Progetto Census (6 febbraio 2010 – Fortezza di Sarzanello) anche da parte del nostro Comitato: sembrava aprirsi una prospettiva nuova nella gestione del territorio.

DELUSIONE TOTALE!!!

Il pomeriggio in Fortezza è stato molto interessante ma privo totalmente dei risvolti urbanistici così come annunciati.
Questo non perché i temi trattati non fossero attinenti e non fossero assolutamente in linea con un corretto modo di procedere, come ha giustamente sottolineato l’assessore Milano (soprattutto in vista della prossima redazione del nuovo strumento urbanistico). Ma, a dimostrazione dell’attuale (e futuro?) totale disinteresse dell’amministrazione comunale per la conoscenza vera del territorio delle sue particolarità, delle peculiarità storiche e architettoniche e nel caso di ieri anche naturalistiche, l’assessore Bottiglioni, al quale era stato riservato il compito di concludere il pomeriggio e la cui presenza era stata ampiamente annunciata e attesa… ha disertato l’incontro.
Un presagio inquietante? Una premonizione sul metodo con cui verrà redatto il nuovo PRG e sulla fine che faranno le 600 schede, prodotte grazie al progetto Census e al lavoro della Earth? Sarà un nuovo spreco di denaro pubblico? Si attendono risposte (fatti).

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Data
sabato, 13 febbraio 2010

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