Sarzana, che Botta!

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti possa cambiare il mondo. »

Margaret Mead


Mortificata la partecipazione

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Nota del Comitato “Sarzana, che botta!” all’esito, sconcertante, dell’esame sulle Osservazioni.

“Facciamo pure questo passaggio formale”. Se il presidente della Commissione territorio Massimo Baudone voleva rendere evidente l’inutilità della sua commissione, delle osservazioni dei cittadini e del consiglio comunale di martedì prossimo, non poteva trovare sintesi più felice. 126 osservazioni “valutate” in 74 minuti! Giusto una formalità.

Peccato che lo aveva preceduto l’assessore Roberto Bottiglioni, che il 1° ottobre in occasione di un incontro con una delegazione del Comitato per presentare due proposte della facoltà di ingegneria di Pisa, di cui una relativa alla parte pubblica del progetto Botta, aveva affermato: “Per noi la Variante è un discorso chiuso. L’esame delle osservazioni è una formalità”. In quell’occasione disse anche che gli Uffici erano ormai pronti a trasmettere gli atti alla commissione. Sono trascorsi 36 giorni, utili solo per “scoprire” che siamo alla scadenza dei termini fissati da una legge del 1987 e che quindi non c’è più tempo per quell’esame approfondito, su cui il presidente Baudone si era pubblicamente impegnato. A lui il compito di trarre le conseguenze per salvare la propria dignità in questa farsa della democrazia.

A noi cittadini resta l’amarezza di prendere atto di un atteggiamento arrogante dell’Amministrazione Caleo, volto fin dalla prima delibera di giunta del 2007 ad assecondare gli interessi economici in campo, incurante di mostrare un po’ di rispetto per i cittadini e l’istituzione. Certamente da oggi le forze politiche che amministrano la città non sono legittimate ad accusare il governo nazionale di svuotare il parlamento con il ricorso alla “fiducia”. Almeno a Roma si levano le autorevoli voci dei presidenti Napolitano e Fini a tutela delle prerogative delle Camere. Quale voce si leva a Sarzana?

Come Comitato chiamiamo fin da oggi i cittadini a sostenere la battaglia contro questo scempio di democrazia, prima ancora che edilizio, in tutte le sedi e in tutte le forme legali.

Nello stesso tempo lanceremo una campagna d’informazione attraverso il nostro sito sarzanachebotta.org e attraverso dibattiti sulle esperienze di partecipazione democratica al governo del territorio già avviate a Bologna e in Emilia e ancor prima in Umbria, dove ricchezza e sviluppo vengono coniugati con democrazia e ambiente e non con demagogia.

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Data
sabato, 7 novembre 2009

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