Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


Accordo in famiglia Unieco vende i terreni ad Abit Coop

di Laura Lazzarini

E’ ufficiale. Il 25 settembre è stato siglato l’accordo. La notizia è apparsa con risalto sui quotidiani locali. La Cooperativa Emiliana UNIECO ha ceduto le sue quote di proprietà dei terreni edificabili – pari al 50% – del comparto privato del Progetto Botta, che sono così passate in mano  ad Abit Coop.
Chi è Abit Coop?
Leggiamo sul sito della società: si tratta di un consorzio di cooperative edili (42, precisano i quotidiani) attualmente presieduto da Bruno Giontoni, vice Luciana Arcangeli, che ha sede centrale a Genova e due sedi distaccate, una a La Spezia (di cui è responsabile Renato Menoni), l’altra a Savona. Nasce nel 1977 e, come scrive lo stesso presidente, ad esso si deve la gestione tecnica della quasi totalità dei programmi di edilizia convenzionata-agevolata realizzata dalle cooperative di Legacoop in tutti i principali centri abitati  della Regione. A Sarzana ha progetti in Località Olmo e in Località Camponesto, ed aveva in previsione di iniziare (committenti La Marina, Cooperativa Primo Maggio 85 e UNIECO) a maggio 2008 i lavori di Via Muccini.

abitcoop sito

Olmo

Ci rallegra il fatto che, come leggiamo sempre sul suo sito, Abitcoop è interessata al tema della vivibilità dei quartieri di nuova realizzazione e delle tecniche più innovative nel campo della costruzione ed è interessata e aggiornata sul tema della bioarchitettura. Perchè con l’acquisto delle aree facenti capo a Unieco (pari, ribadiamo, al 50% di quelle interessate al progetto) Abit Coop è definibile come proprietario unico dell’area: l’altra metà è infatti detenuta dalla Cooperativa La Marina, già socia della cooperativa genovese.
Appreso in questa fase di alienazione che Unieco era davvero parte molto interessata al progetto (e chissà che non rispunti con i suoi mattoncini rossi in futuro), siamo veramente stupefatti della reazione del vicesindaco Bottiglioni il quale, il 7 luglio scorso all’assemblea del nostro Comitato, alla domanda “Perché la politica a Sarzana ha consegnato le chiavi della città a un colosso immobiliare come Unieco, che scandisce i tempi, i modi, il come e/o il dove procedere a Varianti?” rispose che UNIECO non c’entrava nulla.
Vicesindaco Bottiglioni, ci vuol dare una spiegazione e rispondere alla domanda evidentemente pertinente?

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Data
venerdì, 2 ottobre 2009

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