Sarzana, che Botta!

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Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


“Piano casa” in Regione, premiati gli abusi

trenette e mattoni

di Carlo Ruocco

L’appuntamento è per mercoledì 28. Il consiglio regionale della Liguria approva il “Piano Casa”, una legge che consente di ampliare le abitazioni monofamiliari e bifamiliari. Più piccola è la costruzione, più grande l’incremento concesso. Un premio ai proprietari di seconde case che hanno saccheggiato negli anni scorsi i rustici collinari prospicenti il mare, commettendo abusi.E già, perché con un emendamento proposto dal consigliere regionale del PD Cola, la possibilità di aumentare i volumi fino al 60 per cento si estende anche agli edifici abusivi, condonati e non.

In una regione che detiene il record italiano di abitazioni vuote per abitante con 65 mila case inutilizzate, che vive sulla bellezza del suo paesaggio naturale, l’amministrazione di centro sinistra, in accordo con l’opposizione di centrodestra, si accinge a varare quello che il capogruppo del PD in commissione ambiente al Senato, Roberto Della Seta, ha definito come il peggior Piano casa d’Italia.

Non c’è da meravigliarsi. Negli ultimi dieci anni sotto i governatori Biasotti (centrodestra) e Burlando (centrosinistra) sono stati autorizzati 3 milioni di metri cubi di costruzioni. Come se si fosse costruita una muraglia larga un metro e alta dieci metri da Sarzana a Ventimiglia. Ora quella muraglia di cemento verrà incrementata col Piano Casa. Sono previste possibilità di ampliamento che vanno dal 10 per cento per chi possiede case da mille metri cubi (una villa da 300 mq) al 60 per cento (c’è chi calcola addirittura del  75 %) per chi demolisce e ricostruisce un edificio fatiscente inferiore ai 150 mc (un rustico da 50 mq, cioè una seconda casa).
Non vengono risparmiati neppure i Parchi, né le zone di pregio paesistico (Ani-Ma).

E c’è una proposta di concedere ampliamenti del 20 per cento anche a capannoni industriali, artigianali e agricoli, indipendentemente dalla loro collocazione. Ovviamente dietro lo scudo della crisi economica.
Ben oltre il Piano casa proposto e poi ritirato dal governo Berlusconi, piano che il governatore Burlando aveva definito foriero di “eccessi inaccettabili”. Appunto!
L’assessore regionale all’urbanistica Ruggeri (PD) parla di un provvedimento volto all’equità sociale, perché prevede aumenti di volume più grandi per le abitazioni più piccole, facendo finta di dimenticare che la Liguria è terra di seconde e terze case. Ruggeri classifica il giudizio del suo collega di partito Della Seta come “esagerazioni”.

La legge regionale viene varata senza alcuna Valutazione Ambientale Strategica, senza alcuna partecipazione dei cittadini e con scarsissima informazione. Gli unici articoli vanno ascritti a merito dei giornalisti che li hanno redatti. Uno di loro, Marco Preve, sarà domani, sabato 24, a Sarzana al Centro Barontini alle ore 16 al convegno di Italia Nostra sui “Paesaggi sensibili”.
In Lombardia (governata dal centrodestra) per il mancato ricorso alla VAS Legambiente ha deciso di ricorrere alla Corte di giustizia europea.

E’ partita una mobilitazione, lanciata dalla Casa della legalità, volta a chiedere ai rappresentanti dei cittadini che siedono in Regione di fermarsi a riflettere e a confrontarsi.

Per chi vuole approfondire e farsi un’autonoma opinione, riportiamo qui alcuni articoli, il Progetto di Legge con gli emendamenti concordati in commissione, le Osservazioni di Legambiente.

Qui l’articolo di Sansa e Preve

Qui l’articolo di Giglioli e Tecce

Qui il DDL Piano Casa

Qui le Osservazioni di Legambiente al DDL 479 della Regione Liguria

Qui il link all’articolo sul blog di Preve

Qui l’articolo apparso sul Secolo XIX

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Data
mercoledì, 21 ottobre 2009

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