Sarzana, che Botta!

« Tutte le scelte collettive dovranno venire presentate e discusse con una procedura razionale e con argomenti in se stessi reversibili, perchè la minoranza deve venire rispettata in quanto a sua volta maggioranza virtuale »

Marco Romano


Il Comitato avrà una veste giuridica

Sarzana, 20 maggio 2009: l’assemblea degli aderenti – oltre 100 persone riunite al Loggiato Gemmi – ha sottoscritto la scelta di dare veste giuridica al Comitato “Sarzana, che Botta!” al fine di ottenere l’iscrizione nell’elenco delle associazioni regionali.

Di fronte ad un pubblico partecipe sono stati esposti i punti salienti dello Statuto, e l’indicazione delle figure di riferimento: il presidente Roberto Mazza, la vice-presidente Roberta Mosti (una dei tantissimi giovani che compongono lo schieramento), il tesoriere Rodolfo Conti e il segretario organizzativo Carlo Ruocco, i quali saranno affiancati da un direttivo composto dal gruppo di persone che fino ad oggi ha lavorato per dare corpo al Comitato: Stefania Bernardini, Monica Boschi, Sara Frassini, Silvia Lanfranchi, Laura Lazzarini, Silvia Minozzi, Irene Pucci, Barbara Sisti, Eliana Taraborelli. Un riconoscimento ufficiale è stato doverosamente conferito anche ai Gruppi di lavoro che si sono costituiti sui temi urbanistici e ambientali, giuridici e amministrativi e della comunicazione.

Il testo integrale dello Statuto è visibile QUI.

La formalizzazione del Comitato rappresenta il punto di arrivo di un intenso lavoro, iniziato il 6 febbraio u.s. e condotto dai soci fondatori che in questi mesi hanno dedicato gran parte delle loro energie per organizzare numerosi eventi per il coinvolgimento della cittadinanza, la diffusione delle informazioni, la raccolta e la presentazione delle Osservazioni critiche al piano.

Il neo-presidente ha preannunciato l’impegno allargato del Comitato, che non si focalizzerà sulla sola Sarzana e sul progetto Botta, ma comprenderà la lotta contro qualsiasi cementificazione selvaggia (delirio costruttivo è lo slogan del Comitato) che, adducendo come alibi lo sviluppo socio-economico del costruire, ma senza un ragionamento sulle effettive ripercussioni, rischia di privarci di bellezze irrinunciabili.

Nel suo intervento, il segretario Carlo Ruocco ha sottolineato tuttavia l’importanza di due novità tutte sarzanesi : i quotidiani locali hanno divulgato la notizia che la giunta comunale sta procedendo ad esaminare le carte di un nuovo progetto. Ciò senza aver ancora pubblicato gli atti della Variante adottata il 30 marzo. “Stanno discutendo la Variante della Variante Botta alla Variante Piarulli”, si commentava con amara ironia. “Ma è legale?”, ha chiesto qualcuno. Le voci sulla torre che scompare non sono rassicuranti: si parla infatti di sostituirla con tre palazzi di sette piani, 21 metri d’altezza l’uno. Piazza Terzi sarebbe soffocata, oltre che da questo “spalmamento” in orizzontale della torre, dalle due costruzioni a quattro piani lunghe sessanta metri, a ridosso degli edifici esistenti, che prenderebbero il posto del vecchio mercato.

Inoltre preoccupa poi l’ignorare il destino di piazza Martiri: a detta dell’amministrazione comunale, 2500 metri quadrati di abitazioni inizialmente lì previsti dovevano essere trasferiti. Circa 1000 di questi sopra la Vetraia. Ma la Vetraia è stata completata qualche giorno fa…

Il segretario Ruocco ha annunciato le tre prossime iniziative del Comitato: denunciare il ritardo nella pubblicazione delle cartografie approvate in consiglio comunale il 30 marzo scorso; rivendicare che i nuovi progetti siano portati all’esame della città; chiedere che sia chiarito il destino di piazza Martiri.

L’assemblea ha approvato all’unanimità.

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Data
mercoledì, 20 maggio 2009

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