Sarzana, che Botta!

« Nessun dolore resiste quando uno, destandosi tre mattine di seguito, ha nella faccia lo splendore vivificante del sole che sorge »

Le Corbusier


La Consulta il giorno dopo: il NO dei cittadini

Ieri sera, in una Sala della Repubblica gremita (presenti non solo cittadini comuni del centro storico e delle zone “colpite”, Via Muccini e Piazza Terzi, ma anche esponenti della politica quali Forcieri e Mione, e autorevoli membri del nostro Comitato, D’Alto, Attinà, Mazza, Banti) il Presidente della Consulta Del Centro Storico Carlo Ruocco ha dato prova di avere realmente una conoscenza approfondita delle carte del progetto e di essere in grado di trasmettere informazioni esaurienti ed obiettive.

Con l’ausilio di videoproiettore ha proposto un interessante slide show che metteva a confronto il piano tutt’ora vigente (Piarulli) e quello che il Comune intenderebbe adottare a breve (Botta): le due viabilità, i parcheggi, divisione spazi pubblici, uffici privati, residenze e spazi commerciali, il verde, il diverso tipo di edifici e di materiali utilizzati, planimetrie e volumetrie reali, render e così via.

L’unica obiezione mossa dalla Consulta alle carte fornite dall’Ufficio Tecnico ha riguardato proprio i cosiddetti render, cioè la trasposizione del progetto Botta sul territorio esistente: la famosa torre, messa a confronto con la torretta di nove piani (alta 31 metri e avente lo stesso diametro della grande torre) è risultata molto sottodimensionata nei render. Cogliamo pertanto l’occasione per invitare l’Ufficio Tecnico del Comune a correggere il palese errore.

La consulta ha poi lasciato la parola al pubblico che pacatamente ma fermamente ha detto il proprio NO ad un’imposizione da parte dell’Amministrazione dell’applicazione del Progetto Botta senza una preventiva discussione con la cittadinanza.

NO all’assoluta mancanza di spazi verdi per la comunità (nel Botta ce ne sono due “condominiali” e mal dislocati; nel Piarulli anche meno), NO ad un simbolo, la torre, che nulla ha a che fare o richiama del nostro territorio, NO all’applicazione di volumetrie così pesanti che snaturerebbero la città con l’afflusso di migliaia di nuovi abitanti o visitatori quotidianamente, NO allo smog e alle mortifere conseguenze, NO all’inquinamento acustico.

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Data
venerdì, 20 marzo 2009

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