Sarzana, che Botta!

« Tutte le scelte collettive dovranno venire presentate e discusse con una procedura razionale e con argomenti in se stessi reversibili, perchè la minoranza deve venire rispettata in quanto a sua volta maggioranza virtuale »

Marco Romano


Il giorno dopo: il commento del nostro portavoce

Pubblichiamo il commento di Roberto Mazza alla giornata di ieri:

Sapevamo che dall’incontro al Moderno non avremmo raggiunto l’obiettivo di impedire l’approvazione definitiva del piano urbanistico. La battaglia è ancora dura. La giornata è comunque ben riuscita. Abbiamo incassato l’assenso di Botta (d’accordo al 90 per cento sulle nostre osservazioni; disponibilità a levar le tende se non incontra il favore della popolazione; la dichiarazione di aver eseguito un compito assegnato, ma che con quelle volumetrie non si può far di meglio!).

E forse abbiamo inserito qualche dubbio in più o consolidato maggiormente dubbi preesistenti. Ora loro procederanno verso questo delirante progetto in cui neppure Botta crede. Nel senso che capisce benissimo che non è il contesto adatto. La vallata non è l’Asia (cui lui ha fatto riferimento parlando dei veri grattacieli rispetto alla nostra “torretta”) né la lunghissima costa incontaminata di Atacama (deserto del Cile) dove la sua torre potrebbe servire egregiamente come faro.

Dobbiamo organizzare una lotta un po’ più pesante. Abbiamo bisogno di potenziare molto gli aderenti, non solo via internet, ma raccolti tra gente di qui, chi non ha computer in casa, chi non sa inviare sms, spiegando e persuadendo. Un modo è quello di poterci impegnare ciascuno coinvolgendo personalmente amici, famiglie, conoscenti con locali pubblici, che possano fare proseliti tenendo le liste di adesione sui banconi. Dobbiamo preparare manifesti con cui riempire la Città (ma anche Spezia). Dobbiamo in una settimana fare un balzo in avanti raggiungendo 2000 aderenti.

Nella prossima settimana chiameremo in una grande assemblea tutti gli aderenti al Comitato per decidere insieme con quali iniziative andare avanti.

Roberto Mazza

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Data
venerdì, 6 marzo 2009

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