Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Il consiglio comunale ha votato il Piano Botta

Lo ha votato nella stessa identica versione in cui è stato presentato alla città il 5 marzo al Moderno.

A favore i 14 consiglieri dei quattro gruppi di maggioranza (PD, Psi, RC, ex Idv).
Astenuto il consigliere de La Destra (Storace) – il suo elettorato, ha detto, gradisce le implicazioni economiche del progetto.
Tre i voti contrari (Pdl).

Con un emendamento la giunta si è impegnata a riesaminare la parte pubblica (solamente per ciò che concerne la torre, “non metabolizzata dai Sarzanesi”, e il parcobus): questa sarà la prima a partire.

Le volumetrie restano.

La parte privata, con tanto di palazzoni a ponte e il cilindro di dieci piani, NON SI TOCCA.
Come dire: il Comune non ha alcun potere su Unieco… E’ forse un Comune a sovranità limitata, il nostro? Boccadasse, sotto la pressione della cittadinanza, ha deciso di avviare un dialogo con i privati!

Gli aderenti al Comitato, deciso all’unanimità di rimandare il sit-in per non creare disagio ai proprietari dei banchi alla fiera (già colpiti dalla pioggia di domenica), hanno organizzato un pacifico intervento nell’atrio del Comune, tappezzandolo di manifesti tra gli sguardi divertiti degli astanti.
L’iniziativa ha avuto breve durata grazie all’eccezionalmente tempestivo intervento della polizia municipale, sollecitata dal presidente del consiglio comunale Maurizio Corona.

Ringraziamo, e spostiamo la nostra battaglia in altra sede, con la certezza che l’attenzione sul caso sollevato sarà diversa.

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Data
martedì, 31 marzo 2009

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